Vodafone Italia annuncia un piano di investimenti da oltre 10 milioni di euro per portare la tecnologia di rete ‘Narrowband Internet of Things’ in tutta Italia.
La copertura Narrowband-IoT, che rappresenta un ulteriore passo verso l’introduzione delle reti di quinta generazione, è partita a ottobre con i principali comuni del Centro Sud e, da gennaio 2018, proseguirà con i principali comuni del Nord Italia, con l’obiettivo di coprire tutto il territorio nazionale entro marzo 2019.
L’implementazione del Narrowband IoT si inserisce pienamente nella strategia di Vodafone verso lo sviluppo della rete mobile di quinta generazione (5G), che abiliterà una nuova generazione di servizi da cui tutti i clienti, privati e aziende, potranno trarre beneficio. Grazie a una maggiore capacità di copertura e a una lunga durata della batteria, infatti, il Narrowband-IoT permette di far comunicare tra loro oggetti che prima d’ora non potevano essere connessi, e di beneficiare a pieno delle potenzialità dell’IoT in specifici mercati, ancora prima dello sviluppo della rete 5G nel 2020, che garantirà uno sviluppo ulteriore della tecnologia IoT.
Contatori smart per l’efficienza dei sistemi idrici, cassonetti dell’immondizia intelligenti che comunicano con gli addetti alla raccolta, sensori posti sotto il manto stradale dei parcheggi per segnalare agli automobilisti il parcheggio libero più vicino. Sono solo alcuni dei casi di utilizzo della tecnologia Narrowband-IoT, che mette in comunicazione tra loro oggetti in posizioni difficilmente accessibili da connettività ed elettricità, con applicazioni nei campi del monitoraggio ambientale e strutturale, dell’agricoltura di precisione, delle smart cities e delle smart utilities.
Il NB-IoT è un nuovo standard di trasmissione dati su reti cellulari che integra le caratteristiche di una rete Low Power Wide Area (LPWA), con quelle delle reti cellulari su banda licenziata LTE 2G, 3G e 4G, consentendo:
– un basso consumo energetico con durata delle batterie oltre a 10 anni;
– la copertura di aree remote, rurali e sotterranee attraverso l’adozione di tecniche che migliorano la propagazione del segnale radioelettrico, fino a +20dB.
Dopo aver collaborato con i principali attori dell’industria alla definizione dello standard e aver lanciato i ‘Vodafone Narrowband-IoT Open Lab’ nel Regno Unito (Newbury), in Germania (Düsseldorf), e in Spagna (Madrid), Vodafone apre anche a Milano un laboratorio che, in ottica di open innovation e co-creazione, permetterà ad aziende e Pubblica Amministrazione di testare le potenzialità del NB-IoT, e di provare le proprie applicazioni prima del lancio commerciale, in un ambiente sicuro e in grado di replicare esattamente le prestazioni della tecnologia di rete.
Vodafone ha già lanciato il Narrowband-IoT in Spagna e Irlanda, dove ha sviluppato numerose soluzioni nei campi ad esempio del gas e water metering, per una gestione più efficiente dei contatori e dei sistemi idrici che tradizionalmente sono locati in pozzetti e cantine difficili da raggiungere e connettere.
Il lancio del Narrowband-IoT conferma la leadership di Vodafone nel mercato dell’IoT, in cui è presente con una delle più importanti piattaforme di connettività gestita al mondo. Riconfermata nel 2016 per il terzo anno consecutivo da Gartner “leader in the Magic Quadrant for managed M2M services”, Vodafone è leader nel mondo con oltre 59 milioni di oggetti connessi a livello globale, e in Italia con 6, 3 milioni di SIM IoT (fonte: Osservatorio Agcom sulle comunicazioni 2/2017).
Dopo il lancio del 4.5G fino a 800 Mbps nelle città di Firenze e Palermo e fino a 550 Mbps a Milano, Verona, Bologna e Torino, e l’assegnazione della città metropolitana di Milano per la sperimentazione del 5G, questa iniziativa di investimento imprime un’ulteriore accelerazione allo sviluppo dell’infrastruttura di rete mobile di Vodafone In Italia, che oggi supera il 97% della popolazione con rete 4G.