Vodafone e Milano, un binomio sempre più vincente, nel segno del 5G. La compagnia telefonica, che sette mesi fa si è aggiudicata la sperimentazione del 5G nell’area metropolitana di Milano, per la quale investirà 90 milioni con l’obiettivo di coprire l’80% della popolazione entro il 2018 e di completare la copertura entro fine 2019, ha presentato nel capoluogo lombardo “Action for 5G”, il bando lanciato a gennaio e dedicato a startup, PMI e imprese sociali che vogliono contribuire con i loro progetti innovativi allo sviluppo del 5G in Italia.
“Una vera e propria chiamata alle armi – ha detto l’amministratore delegato di Vodafone Italia, Aldo Bisio -: 5G per me vuole dire soprattutto Internet of things ma c’è anche tanto altro, dalla robotica alle app. Quella della digitalizzazione è la quarta rivoluzione industriale, che sarà più veloce e dirompente di quelle precedenti e che riguarderà tutti, qualsiasi attività umana, con notevoli benefici sull’economia. Più ancora della rivoluzione informatica degli anni 1970-2000, che arrivò a moltiplicare il Pil mondiale del 450%”.
Vodafone è già al lavoro con 38 partner, sia scientifici che industriali, come Politecnico di Milano, Atm, Comune di Milano, Eni, Fs, Poste, Sky, Huawei, Fca e Pirelli per citarne alcuni, su 41 progetti concreti già definiti, che spaziano in effetti su tutti i campi della vita cittadina: di trasporti alla sicurezza, dall’Industria 4.0 alla sanità fino all’energia e all’entertainment. “La tecnologia 5G ha delle caratteristiche fino a ieri impensabili – ha detto Sabrina Baggioni, 5G Program Lead di Vodafone Italia -: si viaggerà a 10GB al secondo con una latenza ridotta a 1 millisecondo”.
La prima connessione a 5G è avvenuta ufficialmente ad ottobre, in collaborazione con Huawei: è stato il primo caso in Italia e durante il test si sono raggiunte velocità di download superiori a 2,7 GB al secondo. L’obiettivo è di fare però Milano capitale europea del 5G, e per questo – in collaborazione con PoliHub – è stato lanciato “Action for 5G”, per coinvolgere le migliori energie innovative al servizio della causa. “I requisiti per il bando sono tre – ha spiegato Sabrina Baggioni -: che la tecnologia 5G sia essenziale al progetto, che non esisterebbe senza il 5G; che i progetti siano concreti e che abbiano impatto sociale, ambientale ed economico”. Le candidature sono aperte fino al 31 marzo su www.actionfor5g.it
L’evento è stato anche occasione per presentare alcuni dei progetti tra i 41 user case già avviati. Intellitronika ad esempio fornisce soluzioni tecnologiche avanzate per le forze dell’ordine e per la sicurezza civile e militare. La loro soluzione si chiama C.O.DE. ed è un sistema integrato per le forze dell’ordine che già oggi permette loro, mentre sono in mobilità, di accedere alle banche dati da remoto, di utilizzare un sistema di messaggistica istantanea con la centrale operativa, di usare mappe e di inviare e ricevere foto e video tramite diversi dispositivi tra cui le BodyCam, videocamere indossabili dal personale operativo.
E’ stata presentata anche L.I.F.E., startup di ricerca tutta italiana all’avanguardia nel wearable, che progetta e produce smart clothes e sistemi di analisi di dati fisiologici ad alta accuratezza reinventando così il mondo della sanità e benessere. Il suo prodotto legato alla sperimentazione 5G è una maglia con sensori integrati in grado di rilevare in tempo reale misure come ECG e bioritmi.
La “fabbrica di startup” milanese e-novia, che negli ultimi due anni ha portato sul mercato 14 imprese, presenta YAPE, un veicolo elettrico, ultraleggero e a guida semi-autonoma per la last-mile delivery. Praticamente un piccolo robotino che, monitorato da remoto (ma in grado di recarsi in maniera autonoma nei luoghi stabiliti), si muoverà agilmente nella città, dribblando il traffico e non inquinando, per le consegne meno pesanti e più vicine, nel raggio appunto dell’ultimo miglio. Una possibile rivoluzione, nell’era di Amazon e soprattutto di Prime.
Infine il Dipartimento di Elettronica, Informazione e Bioingegneria del Politecnico di Milano presenta un sistema di apprendimento immersivo attraverso la Mixed Reality. I principali fattori abilitanti del 5G per questa soluzione sono: l’elevata capacità trasmissiva e la bassa latenza per consentire un’esperienza di apprendimento ricca di informazione dinamica e fluida con un elevato numero di dispositivi in mobilità. Inoltre, la capacità di elaborazione e di rendering spostata dal visore nella rete 5G di prossimità (Multi-access Edge Computing) apre a scenari evolutivi di AR/VR ad elevata interazione e mobilità.