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Vodafone Italia: ricavi, margini e clienti in crescita

Va in archivio il semestre aprile-settembre di Vodafone Italia, che si è chiuso con ricavi per 2,619 miliardi di euro, in aumento dell’1,7% rispetto allo stesso semestre dell’anno precedente, trainati da un incremento dell’ARPU (ricavi medi per unità), sia nel segmento mobile, sia nel segmento fisso. Prosegue il trend di miglioramento dei ricavi, con una accelerazione nel secondo trimestre (Q1: +1,2% , Q2: +2,2%).
 
La parte del leone la fanno i ricavi da servizi mobili, +1,5% a 2,191 miliardi di euro, sostenuti dai risultati positivi nel segmento consumer prepagato, dall’aumento del 54% del consumo di dati mobili, e dalla crescita del numero di clienti 4G che raggiungono quota 7,3 milioni (+3,3 milioni rispetto allo stesso semestre dell’anno precedente).

I ricavi da servizi di rete fissa sono pari a 428 milioni di euro (+2,6%). Continua la crescita dei clienti di banda larga fissa (+9,6%), che si attestano a oltre 2 milioni. Nel semestre, quasi la metà dei nuovi clienti ha scelto i servizi in fibra di Vodafone.
 
In aumento anche i margini: nel semestre l’EBITDA cresce del 10,3%, più velocemente rispetto alla crescita dei ricavi, e si attesta a quota 1,104 miliardi di euro, pari al 36,7% dei ricavi totali, in aumento del 2,6%.

La copertura della rete 4G raggiunge il 96% della popolazione in oltre 6.700 comuni, di cui 924 in 4G+. I servizi in fibra sono disponibili in 377 città italiane e raggiungono 10 milioni di famiglie e imprese. Sono dati al 30 settembre ma sono ulteriormente migliorati al 31 ottobre 2016 quando la copertura 4G ha raggiunto il 97% della popolazione in 6.736 comuni, di cui 1.000 in 4G+. I servizi in fibra sono disponibili in 404 città italiane e raggiungono 10,3 milioni di famiglie e imprese.

Vodafone Group ha chiuso il periodo aprile-settembre con ricavi in calo del 3,9% a 27,05 miliardi di euro. Il gruppo ha registrato una perdita operativa da 4,7 miliardi di euro a fronte di un utile da 1,11 miliardi nel corrispondente semestre del precedente esercizio.

Il risultato netto dei sei mesi passa da un rosso di 2,34 a uno di 5 miliardi di euro. Pesa sui risultati un onere per svalutazioni lorde da 6,375 miliardi di euro collegato agli investimenti in India e dal quale deriva un credito d’imposta da 1,375 miliardi: l’effetto è quello di una riduzione di 5 miliardi di euro nel valore di carico di Vodafone India.

Guardando più nel dettaglio, ricavi da servizi in crescita del 2,3% a 27,05 miliardi a parità di perimetro e senza l’effetto cambi (altrimenti in calo del 3,9% per l’impatto delle valute). Nel solo secondo trimestre la crescita organica del gruppo, che ha base a Londra, è pari al 2,4%, grazie ai miglioramenti in Europa (+1%) e Africa, Medio Oriente, Asia Pacifico (+7,1%). L’Ebitda organico dei sei mesi aumenta del 4,3% a 7,9 miliardi, grazie al forte controllo dei costi, mentre nel periodo l’Ebitda cala dell’1,7% se si considera l’effetto cambi. Alla luce dei risultati il board propone un interim dividend di 4,74 centesimi di euro per azione (+1,9%), in linea con l’obiettivo di aumentare la cedola dell’intero anno.

Il Ceo del gruppo Vittorio Colao segnala che “Abbiamo ancora migliorato la nostra performance nella prima metà dell’anno finanziario con l’Europa leggermente sopra le nostra aspettative – guidata da Germania e Italia – e un buon andamento in area Amap” (Africa, Medio Oriente, Asia Pacifico).

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Categories: Finanza e Mercati