Vodafone da un lato, Iliad dall’altro. La stagione dei bilanci continua con i colossi delle telecomunicazioni che, uno dietro l’altro, stanno svelando i loro conti.
Vodafone Italia: ricavi in calo del 2,8%, ma cresce la rete fissa
Vodafone Italia ha pubblicato i risultati del semestre dell’esercizio 2022/2023, chiuso con ricavi pari a 2,125 miliardi di euro, in calo del 2,8% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. I ricavi da servizi di rete fissa sono saliti del 3,4% a 618 milioni di euro. “La performance del semestre risulta influenzata in particolare dalla perdurante intensità competitiva nel segmento mobile, compensata in parte dalla crescita dei servizi di rete fissa e wholesale” spiega una nota.
Andando avanti coi dati, l’ebitdaAL (after leases ndr.) rettificato si è attestato a quota 759 milioni, in calo del 17,3% rispetto allo stesso semestre dell’anno precedente, che però beneficiava degli effetti una tantum di un accordo legale. Escludendo l’impatto di tale accordo, l’EbitdaAL rettificato ha registrato una riduzione del 6,6%.
I clienti in banda larga sono 3 milioni, in crescita dello 0,5% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Il second brand ho.mobile si attesta a 2,9 milioni di clienti. I servizi in fibra di Vodafone raggiungono 25,9 milioni di famiglie e imprese, di cui 9,3 milioni di unità immobiliari attraverso la propria rete ultra broadband e la partnership con Open Fiber.
In ottobre, ricorda la nota, è stato lanciato il servizio in FWA 5G con una offerta dedicata a consumatori e imprese per offrire loro le stesse possibilità di connessione ovunque si trovino: dalle grandi città ai piccoli centri, fino ai borghi più remoti del Paese. La tecnologia FWA 5G è oggi disponibile in circa 1.900 comuni in tutta Italia, con l’obiettivo di arrivare a 2.500 entro marzo 2023. Le città coperte dalla tecnologia 5G sono 60.
Vodafone: ricavi in crescita del 2%
A livello globale, il gruppo Vodafone ha archiviato il primo semestre del bilancio 2022-2023 con ricavi in crescita del 2% a quota 22,9 miliardi di euro, un risultato trainato dalla crescita dei ricavi da servizi e dall’aumento delle vendite di dispositivi.
Nello stesso periodo l’utile operativo è salito del 12% a 2,9 miliardi riflettendo una quota più elevata di reddito da società collegate e joint venture e minori ammortamenti, sottolinea la società.
Secondo le stime di Vodafone, a fine esercizio, l’ebitda rettificato (ebitdaAL) dovrebbe essere pari a 15-15,2 miliardi, attestandosi al limite inferiore della guidance originale comunicata al mercato. La società ha anche deliberato oggi la distribuzione di un acconto sul dividendo di 4,5 centesimi di euro ad azione.
Iliad: ricavi in crescita del 15% in Italia
Passiamo a Iliad. Nei primi nove mesi del 2022 il gruppo ha conseguito in Italia un fatturato pari a 679 milioni di euro, in crescita di del 15% rispetto ai primi nove mesi del 2022. L’ebitda rettificato (ebitdaAL) è salito a 147 milioni di euro, rispetto ai 10 milioni registrati a settembre 2022.
“Iliad centra il diciottesimo trimestre di crescita consecutivo nel mercato mobile, superando 9 milioni e 300 mila utenze attive” si legge nel comunicato che sottolinea: “nell’ultimo trimestre il numero di utenze mobili attive è aumentato di 261mila unità”. Cresce anche il settore della fibra, con ulteriori 18mila utenze attivate nel trimestre: un risultato che porta le utenze attive complessive in meno di 9 mesi a 86mila, più del 2,2% del mercato FTTH.
Iliad: i risultati globali
Nel terzo trimestre del 2022, il fatturato consolidato è aumentato del 12,5% a 2,15 miliardi di euro, grazie in particolare alla conquista di oltre 650mila nuovi abbonati in Francia, Italia e Polonia. Con questi risultati, Iliad rivendica “la crescita più forte in Europa tra i primi 15 gruppi di telecomunicazioni”, nonostante “un contesto economico complesso e volatile in Europa che incide verso l’alto sui costi energetici e di approvvigionamento”.
Nei primi nove mesi dell’anno, l’utile netto è più che raddoppiato a 756 milioni di euro contro i 363 milioni dell’anno precedente. Nello stesso periodo il risultato di gestione (ebitda AL) ha registrato una crescita del 12,6%, a 2,42 miliardi di euro, “grazie in particolare a Italia e Francia”. Il guadagno di clienti è stato particolarmente forte in Italia, con l’assunzione di 261mila nuovi abbonati netti di telefonia mobile nel terzo trimestre. In Francia, principale mercato del gruppo, Free ha raccolto 78mila nuovi abbonati di rete fissa e 184mila nuovi abbonati di telefonia mobile.