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Vodafone Italia, futuro al bivio: si vende in Spagna, cosa succederà in Italia?

Cambiamenti nelle Tlc. Dopo Tim potrebbe essere arrivata l’ora della cessione degli asset di Vodafone Italia. Pochi candidati però all’orizzonte con solo Iliad e Swisscom (controllante di Fastweb) potenzialmente interessate all’acquisizione. Intanto Vodafone saluta la Spagna cedendo i suoi asset a Zegona Communications per circa 5 miliardi

Vodafone Italia, futuro al bivio: si vende in Spagna, cosa succederà in Italia?

Continua la stagione dei cambiamenti nelle Tlc. Dopo la vendita di Tim al fondo KKR, adesso è la volta di Vodafone Italia pensare ad una cessione o ad un consolidamento.

Secondo quanto riferito dal Sole 24 ore, la compagnia telefonica britannica ha avviato dei sondaggi per valutare la possibile vendita dei suoi asset in Italia o l’unione con gli asset di un altro operatore tramite una partnership. E i candidati sono presto detti (anche perchè all’orizzonte non ci sono grandi alternative): Iliad o la svizzera Swisscom, già presente in Italia con Fastweb.

Vodafone Italia: business e posti in calo

Vodafone ha avviato un piano di riorganizzazione che coinvolge specificamente le attività in Italia, identificate nel “pacchetto” come problematiche o non più redditizie. La nuova ceo Margherita Della Valle ha avviato un piano di semplificazione per recuperare competitività in Italia tagliando 1.000 posti di lavoro pari al 20% della forza lavoro nel paese.

L’Italia rappresenta l’11% dei ricavi da servizio del gruppo, con un calo del 4,2% a 4,8 miliardi di euro nell’anno fiscale, principalmente attribuito alla pressione sui prezzi nel settore mobile. I ricavi da servizi mobili hanno registrato una diminuzione del 5,4%, con il terzo trimestre a -5,7% e il quarto trimestre a -5,4%.

L’opzione Iliad

Iliad, già l’anno scorso, si era fatta avanti per rilevare il 100% degli asset di Vodafone ma l’offerta da oltre 11 miliardi era stata rifiutata dal gruppo britannico. Ma nonostante il rifiuto sembra rimasto ancora un canale aperto tra le due aziende.

E Iliad per voce del suo AD, Benedetto Levi, non si è nascosta nel mostrare interesse nell’avere un ruolo di primo piano nel processo di consolidamento del settore delle telecomunicazioni in Italia “non appena se ne presenterà l’occasione”.

“Per quanto ci riguarda abbiamo tracciato una strada organica; abbiamo investito oltre 4 miliardi per realizzare una rete di ultima generazione. Riteniamo però che il consolidamento potrebbe accelerare gli investimenti”, ha detto ultimamente Levi.

L’opzione Swisscom

Dell’unione tra Swisscom e Vodafone si discute da anni in un discorso che, periodicamente, si ripresenta. In passato, Vodafone si era mostrata interessata ad acquisire la Telco svizzera, che in Italia controlla Fastweb, quando puntava ad una strategia focalizzata sull’acquisizione di reti a banda larga per accelerare la convergenza tra servizi fissi e mobili.

Oggi, invece, la situazione sembra essersi ribaltata con l’operatore svizzero interessato ad una acquisizione. Questo perchè, nel tempo, le condizioni di mercato sono cambiate. L’aumento dei limiti elettromagnetici previsto dal Ddl Concorrenza è un elemento positivo che rende gli investimenti in Italia più convenienti in generale. D’altro canto, il mercato continua a non essere redditizio per gli operatori, e la vicenda di Tim potrebbe rappresentare una molla per il mercato.

Al momento, da parte dei tre operatori in gioco tutto tace ma chissà se nel breve tempo non arrivino grosse e importanti novità.

Intanto Vodafone saluta la Spagna

Vodafone intanto ha salutato la Spagna uscendo completamente dal mercato del paese. Un nuovo step nel suo piano di ristrutturazione dopo la fusione delle attività mobile nel Regno Unito con Ck Hutchinson avvenuta a giugno.

Vodafone ha, infatti, venduto Vodafone Spagna a Zegona Communications per un controvalore di 5 miliardi di euro, di cui almeno 4,1 miliardi in contanti e fino a 0,9 miliardi in azioni privilegiate rimborsabili entro sei anni dal closing. L’accordo include anche la fornitura di servizi da parte di Vodafone a Vodafone Spagna, con un valore annuo di 110 milioni di euro.

Vodafone offrirà a Zegona un contratto di licenza per l’utilizzo del marchio Vodafone in Spagna per un massimo di dieci anni. Saranno inoltre stabiliti ulteriori accordi transitori e a lungo termine riguardanti servizi come l’accesso alla contrattazione, l’IoT, il roaming mobile e altri servizi dell’operatore.

Il closing dell’operazione è previsto nella prima metà del 2024.

“La vendita di Vodafone Spagna è un passaggio chiave per dare una giusta dimensione al nostro portafoglio per la crescita e ci permetterà di focalizzare le nostre risorse in mercati con strutture sostenibili e sufficiente dimensione locale”, ha commentato Margherita Della Valle, ceo di Vodafone, sottolineando come il mercato spagnolo fosse diventato “sfidante, con ritorni strutturalmente bassi”.
“La mia priorità è creare valore attraverso la crescita e migliorare i ritorni.

L’uscita dal mercato spagnolo da parte di Vodafone potrebbe essere, quindi, un segnale di quello che succederà in futuro a Vodafone Italia.

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