Vodafone e Iliad, secondo indiscrezioni raccolte da Reuters, sarebbero in trattative per raggiungere un accordo che unirebbe le loro rispettive attività in Italia. I due colossi delle telecomunicazioni dunque stanno lavorando ad un consolidamento che interromperebbe la guerra dei prezzi causa di non pochi problemi vista la montagna di investimenti da finanziare per il decollo del 5G. A metà novembre il numero uno del gigante anglosassone, Nick Read, aveva ipotizzato nuove mosse mentre Iliad è in procinto di aggredire anche il mercato della telefonia fissa. Xavier Nel, patron dell’aggressiva tlc, aveva ritirato Iliad dal listino proprio per favorire la crescita lo scorso anno.
“Le discussioni tra le due società sarebbero già in corso da tempo ed entrambe le parti starebbero attivamente studiando modi per concludere un legame delle rispettive attività in Italia”, scrive Reuters. Che si arrivi ad una fusione o ad una collaborazione commerciale non è ancora chiaro ed è presto per dirlo.
Resta il fatto che il 2022 si apre con l’annuncio di possibili nozze fra due protagonisti della telefonia. Mentre Tim ha abbracciato il nuovo amministratore delegato Pietro Labriola e prepara la separazione tra rete e servizi, Vodafone e Iliad studiano le contromosse. Iliad dopo vari rinvii ha annunciato il suo debutto nella banda larga fissa in Italia il 25 gennaio e sta lavorando con la banca d’investimento Lazard sui suoi piani strategici in Italia, ha detto una delle fonti a Reuters, avvertendo che un accordo non era certo. In caso di successo, fa notare l’agenzia di stampa anglossassone, l’intesa creerebbe una potenza di telecomunicazioni con una penetrazione del mercato mobile di circa il 36% e ricavi combinati di quasi 6 miliardi di euro. Attualmente sia Iliad sia Vodafone hanno rifiutato di commentare le indiscrezioni, così come Lazard.
Oltre all’affare Iliad, Vodafone starebbe analizzando anche altre mosse, sempre in vista di una maggiore concentrazione del settore su scala continentale. Il gruppo guidato da Nick Read ha riaperto il dossier Three Uk, la compagnia telefonica mobile inglese controllata da Ck Hutchinson, dopo il tentativo fallito dello scorso anno. A lanciare la notizia è stata l’agenzia Bloomberg. Proprio Nick Read, lo scorso 17 novembre, aveva affermato che il consolidamento è necessario in Europa, in particolare in Italia, Spagna e Portogallo, dove «tutti i giocatori stanno soffrendo».
Per tornare alla crescita – aveva dichiarato Nick Read in un’intervista al Sunday Times che apriva il capitolo fusioni – le aziende delle telecomunicazioni devono guardare al consolidamento. L’unione tra più player sul mercato europeo, secondo il Ceo di Vodafone, è la sola strada che possa consentire all’industria di ribaltare il trend degli ultimi anni: i ritorni di capitale sul mercato telecom europeo si sono dimezzati in dieci anni e la duplicazione delle infrastrutture è, a detta del top manager, il principale fattore responsabile di questa flessione. Senza contare la guerra dei prezzi.