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Vivendì vola con Louis Hachette e Havas, Bolloré e Canal+ in rosso. I titoli post scissione

Imagoeconomica

Parigi, Amsterdam e Londra. Sono tre le Borse europee interessate oggi dalla scissione del colosso dei media Vivendì-Bollore con ben cinque titoli sotto i riflettori. 

Iniziamo da Parigi dove la holding Vivendi, privata delle sue quattro principali controllate,  segna un progresso del 35,27% a 2,49 euro per azione, mentre, al contrario, la capogruppo Bolloré perde il 3,1% 5,78 euro. 

Louis Hachette vola a Parigi

Louis Hachette group, al suo debutto oggi su Euronext Growth Paris (ticker ALHG), dopo aver completato lo spin-off da Vivendi, balza del 25,2% a 1,42 euro per azione. Si tratta di un gruppo globale con circa 32.500 dipendenti in oltre 40 paesi, che opera nei settori dell’editoria, del travel retail e dei media.

Louis Hachette Group è stato quotato tramite l’ammissione alla negoziazione il 16 dicembre delle 991.996.494 azioni che compongono il suo capitale. Il prezzo di ammissione è stato fissato a 1,12 euro per azione, per una capitalizzazione di 1,11 miliardi di euro.

Havas e Canal+ da Amsterdam a Londra

E ancora, ad Amsterdam l’agenzia pubblicitaria Havas guadagna l’8,75% a 1,94 euro per azione, in forte rialzo rispetto al suo prezzo di riferimento di 1,91 euro, mentre a Londra la catena televisiva Canal+ crolla del 19,2%, a 257,68 pence. Le azioni dell’emittente televisiva hanno aperto a 290 penny, pari a un valore di mercato di 2,9 miliardi di sterline, ma trattano a quota 249 penny verso fine mattina.

La scissione di Vivendi

Lo scorso 9 dicembre gli azionisti di Vivendi hanno approvato quasi all’unanimità il piano di scissione del colosso francese dei media e dell’editoria, controllato dal miliardario Vincent Bollorè, in quattro entità, un passo necessario prima dell’effettiva scissione del conglomerato e, a partire dal 16 dicembre, della nuova quotazione delle entità: Canal+ alla Borsa di Londra, Havas (comunicazioni) ad Amsterdam e Louis Hachette Group a Parigi. La holding Vivendi rimane quotata alla Borsa di Parigi.

Per il presidente del Cda di Vivendi, Arnaud de Puyfontaine, si tratta di “un nuovo capitolo della sua storia per il gruppo, “pur rimanendo fedele a ciò che è”’. “Il punto di partenza dell’operazione”, annunciata un anno fa, era “il prezzo delle azioni di Vivendi“, che “non rifletteva il valore reale dei suoi asset”, ha dichiarato Yannick Bollorè, figlio di Vincent Bollorè e presidente del Consiglio di sorveglianza di Vivendi. 

Lo sconto del conglomerato ha raggiunto il 44%, il che rappresenta “un handicap per noi azionisti e per lo sviluppo delle nostre attività”, ha aggiunto. “Questo progetto è nell’interesse di tutti gli azionisti. Non c’è alternativa allo status quo”, ha insistito.

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