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Vivendi sale al 20% di Mediaset. Berlusconi: “Risponderemo”

Imagoeconomica

La notizia arriva come una bomba, a mercati chiusi, dopo un’altra giornata di fuoco per Mediaset a Piazza Affari, anche se alla fine il Biscione ha chiuso guadagnando solo un altro 1%, dopo il rally da oltre +30% di ieri: la francese Vivendi, come nelle intenzioni annunciate in un comunicato venerdì scorso, è salita al 20% di Mediaset, diventando così il secondo azionista dopo la famiglia Berlusconi, che attraverso Fininvest è ulteriormente salita oltre il 38%, comprando oggi un altro 3,5% ma esaurendo gli acquisti fattibili nei dodici mesi (5% secondo le norme) senza far scattare l’obbligo di opa.

Sulla vicenda è intervenuto attraverso una nota anche il ministro dello Sviluppo Economico Carlo Calenda: “Una scalata ostile non è il modo più appropriato di procedere per rafforzare la propria presenza in Italia”, ha affermato il ministro chiarendo che il Governo “monitorerà con attenzione l’evolversi della situazione”. “Premesso l’assoluto rispetto del Governo italiano per le regole di mercato – ha aggiunto Calenda -, non sembra davvero che quello che potrebbe apparire come un tentativo, del tutto inaspettato, di scalata ostile a uno dei più grandi gruppi media italiani, sia il modo più appropriato di procedere per rafforzare la propria presenza in Italia”. Per il ministro sono benvenuti in Italia gli investimenti stranieri ma Mediaset opera in “un campo strategico” quindi “il modo in cui si procede non è irrilevante. Mi pare che questo principio sia in Francia ampiamente riconosciuto e assertivamente difeso”.

Anche Silvio Berlusconi entra in campo nella vicenda Mediaset-Vivendi e schiera la famiglia compatta contro Vincent Bolloré, promettendo che la holding Fininvest “nel rispetto delle leggi” alzerà ancora la sua partecipazione. “L’acquisto di azioni Mediaset da parte di Vivendi, non concordato preventivamente con Fininvest, non può essere considerato altro che un’operazione ostile”, ha dichiarato il primo socio del Biscione. “Quanto a noi – ha aggiunto – c’è la compattezza più assoluta della mia famiglia su un punto molto preciso: non abbiamo alcuna intenzione di lasciare che qualcuno provi a ridimensionare il nostro ruolo di imprenditori. Per questo abbiamo aumentato la nostra partecipazione e continueremo a farlo nei limiti consentiti dalle leggi”.

Intanto, la Procura di Milano ha aperto un fascicolo contro ignoti per manipolazione del mercato in relazione alla vicenda Mediaset-Vivendi. La mossa – secondo quanto trapela da ambienti giudiziari – arriva dopo l’esposto presentato da Fininvest alla luce della scalata in Borsa da parte del gruppo francese Vivendi su Mediaset. Il dossier è nelle mani del sostituto procuratore Fabio De Pasquale, capo del team milanese che si occupa di reati finanziari.

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Categories: Finanza e Mercati