Vivendi supera i 4 miliardi di euro di ricavi nel primo trimestre del 2024. Un salto del 5,4% rispetto all’anno precedente grazie alla performance di Lagardère (entrata nell’orbita del gigante francese l’anno scorso). Nonostante i risultati positivi, il titolo Vivendi a Parigi registra un lieve calo dello 0,85% % s 9,78 euro. Ma Yannick Bolloré e Arnaud de Puyfontaine, rispettivamente presidente del consiglio di sorveglianza e presidente del consiglio di gestione di Vivendi, sono ottimisti sul futuro del gruppo: “Guardiamo al 2024 con fiducia, nonostante un contesto macroeconomico teso. Lo studio di fattibilità per il progetto di split annunciato il 13 dicembre 2023 sta procedendo – hanno aggiunto -. Continueremo a tenere informato il mercato”.
Boom di ricavi nel primo trimestre 2024
Nel dettaglio, la media company francese ha chiuso il primo trimestre del 2024 con ricavi pari a 4.275 milioni di euro, con un aumento del 5,4% rispetto allo stesso periodo del 2023, principalmente grazie alla performance di Lagardère (+8,9%). Secondo i vertici di Vivendi “anche Canal+ Group e Havas hanno registrato solide performance, con un aumento dei ricavi rispettivamente del 4,3% e del 6,2% rispetto allo stesso periodo”. Nel dettaglio, il Gruppo Canal+ ha rafforzato la sua presenza globale attraverso una serie di azioni, tra cui l’aumento delle partecipazioni in Viu e Viaplay e l’avvio di un’Opa con l’intento di acquisire tutte le azioni emesse di MultiChoice Group, il principale operatore africano di pay-TV nei Paesi di lingua inglese e portoghese.
Procede il progetto di scissione di Vivendi
Vivendi sta valutando la possibilità di suddividere le sue attività in quattro società distinte, con un piano che potrebbe essere presentato ai soci già nel corso del 2025. Questo piano prevede che Canal+ Group, Havas e la divisione che gestisce gli asset editoriali e di distribuzione diventino entità indipendenti quotate in Borsa, consentendo loro di operare in modo autonomo e di avere una maggiore flessibilità nel mercato. Vivendi rimarrebbe quotata in Borsa come società di investimento, mantenendo il suo ruolo di supporto finanziario alle controllate e continuando a gestire attivamente i propri investimenti.
Vivendi continua la sua battaglia contro l’accordo tra Tim e Kkr
Intanto, continua la sfida portata avanti da Vincent Bolloré contro l’accordo tra Tim e Kkr, il cui completamento è atteso entro l’estate. Grazie all’astensione di Vivendi, principale azionista dell’operatore italiano, Pietro Labriola è stato confermato per un altro mandato triennale. Durante l’assemblea degli azionisti, il ceo del colosso francese ha ribadito di aver avviato un’azione legale contro la deliberazione del consiglio riguardante la cessione della rete fissa e l’intenzione di far valere i legittimi diritti come azionisti.