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Vivendi alla Consob: “Non abbiamo il controllo di fatto su Telecom Italia”

Nessun controllo di fatto su Telecom Italia: Vivendi, primo socio della compagnia telefonica italiana, ha risposto così, a stretto giro di posta, alla Consob che chiedeva di chiarire fino in fondo e una volta per tutte in che forma e in che misura si concretizzasse la sua influenza su Telecom.

Era ovvio che Vivendi rispondesse così, perché altrimenti sarebbe scattato in capo al gruppo francese il consolidamento degli ingenti debiti della compagnia telefonica italiana. Per sostenere la sua tesi, Vivendi ha citato atti e delibere assembleari ma bisognerà vedere se la Consob si accontenterà delle spiegazioni che sono state fornite.

Oltre alla Consob Vivendi deve tenere d’occhio anche il Governo italiano, che, indispettito per la battaglia navale aperta dalla Francia sui cantieri di Saint Nazaire, ha minacciato l’uso del golden power su Telecom e chiamato a Palazzo Chigi un esperto di antitrust come Luigi Fiorentino a monitorare tutta la vicenda.

Proprio al Governo, Vivendi, che è impegnata anche nella difficilissima battaglia su Mediaset, manda a dire che il rapporto tra Telecom Italia e Canal Plus va ridimensionato e che non sarà nulla di più di un raccordo editoriale. Ma Palazzo Chigi vuol vederci chiaro e non è un caso che le ipotesi di scorporo della rete di Telecom in vista di una sua confluenza o meno in Open Fiber, continuino a riaffacciarsi.

Per i francesi l’estate italiana resta bollente.

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