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Vismara: l’azienda di salumi diventa «Marchio storico di interesse nazionale»

Importante riconoscimento dal Ministero per lo sviluppo economico per l’azienda fondata in provincia di Lecco nel lontano 1898. La lunga storia di successi imprenditoriali, con qualche nube, del marchio oggi fra i protagonisti del made in Italy.

Vismara: l’azienda di salumi diventa «Marchio storico di interesse nazionale»

1898: mentre a Milano il Generale Bava Beccaris, autorizzato dal primo ministro Di Rudinì, usa i cannoni contro la folla che protesta a Milano per la mancanza di pane, causando una carneficina (e per questo riceverà un’onorificenza dal re Umberto I, tanto per non dimenticare), e mentre Guglielmo Marconi depositava il brevetto della radio; nell’estremità sud occidentale della provincia di Lecco, nella tranquilla Casatenovo, Francesco Vismara gettava le fondamenta di una piccola attività imprenditoriale della macellazione della carne suina, destinata a diventare una delle imprese che segnerà la storia del made in Italy della salumeria italiana.

Negli anni tanti prodotti iconici, uno su tutti la Vismarissima, la mortadella italiana per eccellenza, hanno accompagnato intere generazioni di Italiani a tavola, legando la storia della Vismara alla vita quotidiana di tante famiglie di consumatori affezionati, con il sottofondo dello storico Carosello che recitava “Ho una fame che vedo…Vismara”.

Una storia di primati, dallo sbarco in Carosello del 1960 che fece aumentare esponenzialmente la vendita dei prodotti, alla grande innovazione delle vaschette alimentari, che assicuravano una freschezza duratura del prodotto: nel 1970 la Vismara fu la prima industria a lanciarle sul mercato.

I dipendenti avevano un abbigliamento da “Ape Operosa”, che divenne poi il simbolo dei lavoratori. Sul muro appena superato l’ingresso dello stabilimento di Casatenovo troneggiava la scritta: “Un’ape previdente operosa solo al calar del sole riposa”. Vismara diventa simbolo dell’operosità lombarda e certamente la crescita costante dell’azienda rappresentò un fattore determinante per lo sviluppo economico di tutta l’area. Lavorare in Vismara significava un posto di lavoro sicuro. La vita in fabbrica non dispiaceva a nessuno.

Come giusto riconoscimento di una storia esemplare di imprenditoria italiana arriva ora la decisione del Ministero dello sviluppo economico di iscrivere il marchio VISMARA nel registro speciale dei «Marchi storici di interesse nazionale».

Soddisfazione per questo “segnale importante” è stata espressa dal direttore marketing del Gruppo Ferrarini, Claudio Rizzi “E’ innegabile il ruolo che ha giocato il marchio Vismara nella storia industriale italiana, ed in particolare nello sviluppo del settore.”
“Già ad inizio del secolo scorso l’azienda, per prima in Italia, ha industrializzato i processi di trasformazione della carne in prodotti da sempre legati alla cultura agroalimentare del nostro Paese, riuscendo a mantenere la genuinità dei profumi e dei sapori della nostra terra ed al contempo a garantire qualità, igiene e sicurezza, facendo scuola agli altri operatori del settore, quando i tecnici della Vismara venivano chiamati in tutta Italia ad “insegnare” alle maestranze di altri produttori e a fornire consulenza per aprire i nuovi opifici.”
 “Una storia- conclude Rizzi- che si intreccia con quella di un’epoca d’oro per l’affermazione del Made in Italy nel mondo, quale sinonimo di qualità, di gusto, di cultura e di creatività, valori che si incarnano perfettamente nel nostro marchio storico.
Per la cronaca l’azienda nel 1987 venne ceduta alla Buitoni che di lì a poco passò il testimone alla Nestlé che a sua volta nel 2000 la cedette al gruppo Ferrarini che riportò così lo storico marchio entro i confini nazionali.

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