Le visite mediche specialistiche, le terapie e gli esami diagnostici sono assenze per malattia. Ad affermarlo una circolare del Ministero della salute che corre ai ripari dopo una sentenza del Tar del Lazio che annulla una circolare della Presidenze del Consiglio dei Ministri.
Con la circolare numero 2 del 2014, il Dipartimento della Funzione Pubblica aveva disposto che per effettuare visite specialistiche, terapie o esami in assenza di malattia, il dipendente avrebbe dovuto usufruire di permessi personali non potendo più imputare l’assenza alla malattia. La Circolare sosteneva che non essendo più presente uno stato acclarato di malattia per le visite specialistiche successive, le terapie e gli esami diagnostici il dipendente dovesse chiedere un permesso personale oppure di altre tipologie di permesso variamente denominate dai contratti collettivi nazionali vigenti.
Ma a contraddire la posizione del Dipartimento della Funzione Pubblica è arrivata la sentenza del Tar del Lazio che ha ristabilito la precedente disciplina. In sostanza quindi le assenze dal servizio per visite, terapie, prestazioni specialistiche ed esami diagnostici del personale dipendente dovranno essere imputate a malattia secondo i criteri e le modalità già applicate in precedenza.