Cambiamenti importanti in arrivo sulle visite fiscali per malattia che l’Inps effettua sui dipendenti pubblici. In seguito a una sentenza del Tribunale Amministrativo del Lazio scendono da 7 a 4 le ore in cui gli statali potranno ricevere la visita fiscale Inps. Il motivo? Secondo i giudici le attuali regole sono più penalizzanti per i dipendenti pubblici rispetto a quelli privati e devono dunque essere modificate allo scopo di rispettare il principio di uguaglianza.
Visite fiscali Inps: come funziona oggi per i dipendenti pubblici e privati
La visita fiscale per malattia altro non è che una visita medica di controllo domiciliare volta a verificare l’effettivo stato di malattia del dipendente che si assenta dal lavoro. Può essere predisposta dal datore di lavoro, dall’Inps o dalla Asl. Negli orari stabiliti, i lavoratori devono farsi trovare dal medico fiscale presso il proprio domicilio, pena una sanzione disciplinare anche di natura economica.
In base a un decreto del 2017 noto come “decreto Madia-Poletti” dai nomi degli ex ministri della Pa e del Lavoro del governo Gentiloni, gli orari di reperibilità dei dipendenti pubblici per le visite fiscali Inps sono i seguenti: dalle 9 alle 13 e dalle 15 alle 18. Sette ore in tutto, cui si aggiunge una carenza ripetitiva e la possibilità di ricevere la visita medica di controllo domiciliare anche nei giorni festivi o di riposo.
Meno stretti invece i controlli sui dipendenti del settore privato che invece devono essere reperibili per un totale di quattro ore al giorno: le visite fiscali Inps possono infatti essere effettuate dalle 10 alle 12 e dalle 17 alle 19.
La sentenza del Tar del Lazio sulle visite fiscali Inps
A cambiare le carte in tavola è però arrivata una sentenza del Tar del Lazio in seguito a un ricorso presentato dal sindacato Uilpa (pubblica amministrazione polizia penitenziaria) contro la presidenza del Consiglio e il ministero del lavoro. I giudici hanno parzialmente annullato il decreto ministeriale stabilendo che non può esserci disparità tra lavoratori pubblici e privati. Nella sentenza si legge infatti che:
“La mancata armonizzazione della disciplina delle fasce orarie di reperibilità ha determinato una disparità di trattamento del tutto ingiustificata fra i dipendenti pubblici e quelli del settore privato, considerato che un evento come la malattia non può essere trattato diversamente a seconda del rapporto di lavoro intrattenuto dal personale che ne viene colpito. Ne è quindi derivata la violazione dell’articolo 3 della Costituzione, non essendo rispettato il principio di uguaglianza”.
Secondo il Tar del Lazio, inoltre, il mantenimento di fasce orarie di reperibilità differenti per le visite fiscali dei dipendenti pubblici e privati:
“è indicativo anche di uno sviamento di potere. Tali controlli ripetuti, associati a una restrizione delle ipotesi di esclusione dall’obbligo di rispettarle, sembrano piuttosto diretti a dissuadere dal ricorso al congedo per malattia, in contrasto con la tutela sancita dalla carta costituzionale dall’articolo 32″.
Soddisfatto il sindacato della polizia penitenziaria che ha presentato il ricorso: “A volte bisogna attendere diversi anni. Il Tar del Lazio ha accolto integralmente le nostre tesi, magistralmente esposte dall’avvocato Lorenzo Di Gaetano, ha annullato il decreto ministeriale Madia-Poletti, ministri dell’allora governo Gentiloni, e ha anche precisato che stante l’effetto conformativo riconosciuto alla sentenza, nell’adozione del nuovo decreto non potrà non tenersi conto di quanto statuito con la decisione in parola”. Questa sentenza “sancisce una volta in più che i dipendenti pubblici continuano ad essere bistrattati e discriminati e che lo Stato va annoverato fra i peggiori datori di lavoro del Paese”, ha affermato il segretario Gennarino De Fazio.
Come cambiano le visite fiscali Inps dopo la sentenza: orario ridotto per gli statali
Spetterà alle Istituzioni incaricate far sapere, nei prossimi giorni, quali saranno le conseguenze della sentenza dei giudici del Tribunale Amministrativo del Lazio sulle fasce orarie di reperibilità per le visite fiscali Inps per i dipendenti pubblici. Ci sarà bisogno di un nuovo decreto interministeriale che con ogni probabilità “allenterà la stretta” sugli statali, armonizzando la disciplina tra lavoratori pubblici e privati. Tradotto: sia per i primi che per i secondi saranno quattro le ore di reperibilità per le visite fiscali Inps.