Tensioni sulle banche ingiustificate. È questo il giudizio su quanto sta accadendo nelle ultime settimane del Governatore della Banca d’Italia Ignazio Visco, che è intervenuto per il suo primo discorso dell’anno come di consueto all’Assiom Forex, il Congresso annuale degli operatori dei mercati finanziari giunto alla sua ventiduesima edizione. Visto ha affermato che le tensioni sui mercati che hanno colpito le banche italiane nelle ultime settimane “non trovano giustificazione nelle condizioni di fondo” degli istituti spiegando che il loro patrimonio è oggi molto più elevato che in passato. Inoltre, ha ricordato, gli accantonamenti necessari sono stati fatti e pertanto “non ci saranno nuove richieste di maggiori accantonamenti o di rafforzamento patrimoniale”.
Lo scenario economico rimane comunque rischioso. A fronte di una stima dell’1,5% di crescita del Pil, quest’anno e l’anno prossimo ‘l’incertezza del contesto internazionale e i suoi riflessi, talora disordinati e violenti, sui mercati finanziari costituiscono evidenti elementi di rischio”. Lo scenario della crescita italiana, ha avvertito Visco, “presuppone che prosegua il rafforzamento della domanda interna, in particolare degli investimenti”.
BENE LA BAD BANK
MOBILITARE RISORSE ADEGUATE PER LE SOFFERENZE
Giudizio positivo anche sull’accordo per la bad bank perché non richiede alle banche ulteriori accantonamenti e segna un progresso nella creazione di un mercato secondario dei prestiti deteriorati, ponendo fine alle incertezze dei mesi scorsi. “Il più agevole reperimento di risorse per finanziare l’acquisto di questi prestiti ne consente una più rapida dismissione e può contribuire a un aumento non trascurabile dei prezzi”, ha detto Visco aggiungendo che assieme alle altre misure allo studio da parte del Governo sui tempi di recupero dei crediti si potrà agevolare il riequilibrio dei bilanci e la capacità delle banche di finanziare l’economia reale. Perché i mercati l’apprezzino ci vorrà un’analisi accurata dei contenuti e dei suoi effetti. Inoltre Visco ha voluto esortare il comparto a una gestione opportuna del tema. “Le banche – ha detto – devono migliorare la capacità di intervento sulle sofferenze. È che alla gestione dei crediti deteriorati siano assegnate risorse proporzionate alla loro rilevanza nei bilanci”. Chi non è in grado di fare questo, è il suggerimento, dovrà affidarle a operatori specializzati.
RIVEDERE BAIL IN
NUOVE NORME PER PROTEGGERE INVESTITORI
Per quanto riguarda la risoluzione delle quattro banche, Visco, rispondendo alle varie critiche nei confronti di via Nazionale, ha spiegato che non c’erano “alternative concrete” e che la Banca d’Italia nel calcolarne le perdite non ha agito “in modo discrezionale ma in base a precise norme europee”. Visco chiede che si sfrutti la possibilità prevista dalla direttiva Brrd di rivedere la normativa per adeguarla agli standard internazionali. Un passaggio “graduale e meno traumatico” alle nuove regole sarebbe stato preferibile per i risparmiatori, ma la proposta, a suo tempo avanzata in Europa dalla Banca d’Italia, non venne ascoltata.
Per Visco servono nuove norme per proteggere investitori da rischi. “Gli avvertimenti, per quanto ripetuti e inseriti in appositi documenti informativi, da soli non bastano a prevenire i rischi di reputazione e stabilità” delle banche. In altre parole per il Governatore servono nuove norme “per la vendita allo sportello di strumenti complessi da parte delle stesse banche emittenti”, situazioni in cui “i conflitti di interesse possono essere più marcati”. Allo stesso tempo perché le norme a protezione degli investitori siano efficaci, questi ultimi “devono essere in grado di sfruttare le informazioni ricevute e fare scelte consapevoli”. Visco ha indicato che la Banca d’Italia ha avviato riflessioni con le altre Autorità interessate.
M&A POPOLARE MA DI MERCATO
Infine, un passaggio del discorso è stato dedicato alla trasformazione avviata da parte delle grandi banche popolari che, nelle parole di Visco, “consente di realizzare aggregazioni non imposte né dalla legge di riforma né dalle autorità di mercato ma fondate su logiche di mercato”. Il Governatore non ha però dato indicazioni su specifiche operazioni.