C’era una volta un Conte che viveva nel suo castello di Bolgheri, luogo famoso per i cipressi “alti e schietti” di cui parlano i libri di scuola. Non è l’inizio di una fiaba ma della storia che narra di un uomo di nobili natali erede di quell’Ugolino celebrato da Dante nella Commedia, e di una famiglia di contadini, fino ad arrivare a un vino che porta un’etichetta famosa in tutto il mondo. La storia è quella del Conte Della Gherardesca e della famiglia di Stefano Billi, che dopo la riforma agraria conquistò un fazzoletto di quella terra dove aveva sudato al tempo della mezzadria. Il vino è quello prodotto nel lembo della Toscana celebrato dal poeta Carducci, dove le colline formano un anfiteatro naturale che protegge le vigne dalla pioggia, mentre il vento insieme all’aria del mare, porta il profumo dell’elicriso e del rosmarino che oggi sono il’timbro’ del nettare degli dei che si produce da queste parti.
Da quattro generazioni al lavoro sulla terra, Stefano Billi insieme alla moglie Silvia si dedicano alla proprietà Fornacelle a Castagneto Carducci, producendo Bolgheri doc nelle vigne di Zizzolo e Guarda Boschi che il bisnonno Giulio Bastioni, mezzadro dei conti Della Gherardesca lavorava già nell’800, fino a quando ebbe la possibilità di riscattarne una rifiutando la proposta di avere invece una casetta sul mare.
Il bisnonno di Stefano ebbe ragione a guardare oggi a che cosa è poi accaduto da quelle parti con il successo raggiunto dal marchese Incisa della Rocchetta, con il suo blasonato cru Sassicaia. Ma questa è un’altra storia. Fu una bella scelta quella del bisnonno che portò in seguito le varie generazioni ad ampliare la proprietà fino ad arrivare a 15 ettari complessivi, 10 dei quali vitati, e poi ad abbandonare il sangiovese, sacro per ogni vignaiolo toscano, per impiantare i vitigni internazionali di Cabernet Sauvignon, Cabernet Franc e Merlot. E dare vita a Fornacelle, laddove un tempo lontano c’erano le fornaci, alla Bolgheri, considerata una delle piu’ originali e innovative Doc nel gia’ ricco panorama toscano.
Sono poi arrivati anche i bianchi con il Vermentino, il Sauvignon blanc e il Sémillon, vitigni che da queste parti si godono l’aria del mare e riempiono con allegria i calici in un giorno d’estate. L’azienda Fornacelle sempre attenta alla sua storia produce anche un passito, con etichetta dedicata al padre di Stefano, Vincenzo, fatto grazie alla vendemmia tardiva di uve di Fiano, un vitigno poco usato da queste parti ma sperimentato con buoni risultati poco più in là con coltivazioni nel grossetano. Alla giovanissima figlia Erminia, Stefano e Silvia danno invece in dote l’etichetta di un Merlot in purezza che dà poche bottiglie di grande godibilità.
La gamma Bolgheri Classica di Fornacelle (circa 45 mila bottiglie l’anno produzione aziendale) riguarda sostanzialmente 3 etichette (con prezzi in cantina che vanno dai circa 9 euro del Vermentino ai 12 del Semillon e ai 13 euro di un Zizzolo rosso):
– Guarda Boschi Doc superiore, che prende il nome da un vigneto già proprietà dei Conti Della Gherardesca, al 60% Cabernet e al 40% Merlot, vinificato in purezza per ogni singola uva in barrique aperte di rovere francese, con note di piccoli frutti di bosco e sfumature di cannella.
– Zizzolo Rosso Bolgheri Doc, un blend di Merlot al 60% e Cabernet Sauvignon al 40%, fruttato e vegetale, armonico nei tannini e ben strutturato.
– Zizzolo Bianco Bolgheri Doc, con vermentino all’85% e altri vitigni a bacca bianca al 15% che sviluppa piacevoli profumi di agrumi e frutti esotici, fresco e fruttato al palato.
Assolutamente da degustare in cantina e in tavola Zizzolo, Bolgheri superiore foglio 38 (dal nome della particella catastale del vigneto) 2015. Cabernet franc in purezza, Zizzolo
(nome dialettale del giuggiolo che nasce spontaneo nel bacino del mediterraneo) è un vino che si apprezza per la sua eleganza e complessità. Accompagna un semplice piatto di fagioli o un grande piatto di carni rosse.
L’azienda organizza visite in vigna e in cantina con degustazioni.
Azienda Agricola Fornacelle
Loc. Fornacelle “232/A 57022 Castagneto Carducci (LI)