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Vino: l’Albugnano DOC avrà un suo santuario, nasce l’enoteca regionale

Firstonline

L’Albugnano, la Doc nata nel 1997 fra le colline dal fascino rurale antico di Pino d’Asti, Castelnuovo Don Bosco, Passerano Marmorito e Albugnano, tutte in provincia di Asti avrà un suo santuario: Sabato 7 maggio inaugura l’Enoteca regionale dell’Albugnano, progetto, che coinvolge già 25 produttori vitivinicoli e punta a diventare un riferimento promozionale e turistico per il Nord Astigiano e la Collina Torinese.

Durante l’intera giornata sarà possibile assaporare i vini simbolo del territorio, a cominciare proprio dall’Albugnano Doc e poi la Freisa d’Asti e quella di Chieri Doc, la Malvasia di Castelnuovo Don Bosco Doc, la Barbera d’Asti Docg e tutte le altre denominazioni di origine. Un “porte aperte” per appassionati, intenditori, wine lover, buongustai e semplici curiosi, con degustazioni guidate dai 25 produttori soci dell’Enoteca.

L’Enoteca Regionale con sede in Via Roma si propone come un luogo dove apprezzare le diverse anime dell’Albugnano Doc e degli altri vini a denominazione di origine, oltre alle numerose eccellenze agroalimentari di un territorio ricco di tipicità, compreso tra la Collina Torinese e il Nord Astigiano; ma anche un punto di partenza informativo e turistico per andare alla scoperta dei tesori artistici e culturali del “romanico”, a cominciare dalla vicina magnifica Abbazia di Vezzolano o la stessa Chiesa di San Pietro ad Albugnano.

“Questa inaugurazione sancisce l’inizio di un percorso che vedrà nell’Enoteca Regionale dell’Albugnano un amplificatore degli innumerevoli tesori di un’area del Piemonte ricca di storia, di cultura e di eccellenze artigianali ed enogastronomiche – racconta Giancarlo Montaldo, Presidente dell’Enoteca Regionale dell’Albugnano -. Attraverso la valorizzazione dei vini e degli altri prodotti agroalimentari, come quelli a base di Nocciola Piemonte, la frutta e le verdure sottovetro, le confetture, il miele e altri ancora, vogliamo promuovere il territorio nella sua globalità ed evidenziare i suoi punti di forza, a partire dalle ricchezze naturali, paesaggistiche, umane, fino alle tradizioni storiche, artistiche e architettoniche. Penso, in particolare, all’arte romanica, di cui queste colline sono una delle culle di eccellenza a livello piemontese e italiano”.

Il disciplinare di produzione per l’Albugnano: 85 % di Nebbiolo e 15 % di Freisa, Barbera, Bonarda

Secondo il disciplinare di produzione la denominazione di origine controllata “Albugnano” è riservata ai vini ottenuti da uve provenienti dai vigneti con la seguente composizione ampelografica: Nebbiolo minimo 85%; Freisa, Barbera, Bonarda (da soli o congiuntamente) massimo 15%. La zona di produzione delle uve deve rientrare nel territorio amministrativo dei comuni di Albugnano, Pino d’Asti, Castelnuovo Don Bosco e Passerano-Marmorito, tutti in provincia di Asti.

Le condizioni ambientali e di coltura dei vigneti devono essere quelle tradizionali della zona e, comunque, atte a conferire alle uve ed ai vini derivati le specifiche caratteristiche di qualità.

Sono pertanto da considerarsi idonei, ai fini dell’iscrizione allo schedario con corrispondente idoneità, unicamente i vigneti collinari di giacitura ed esposizione adatti, con esclusione di quelli impiantati su terreni di fondovalle od esposti a nord. Infine, le forme di allevamento devono essere a controspalliera.

Sede ufficiale dell’Enoteca regionale di Albugnano è l’ex Scuola Elementare “Camilla Serafino”, nel cuore dell’affascinante borgo piemontese, definito “il balcone del Monferrato” per la sua altitudine (549 metri di altitudine s.l.m.) e per il panorama che offre dal Belvedere che si affaccia sulle colline del Basso Monferrato e gran parte dell’arco alpino occidentale.

La sede dell’Enoteca Regionale sarà aperta dal venerdì al lunedì con orario continuato dalle ore 10,30 alle ore 18,30. Diverse sono le iniziative già in cantiere che l’Enoteca promuoverà nei prossimi mesi: dall’organizzazione di pic-nic nei luoghi più affascinanti della zona alla realizzazione di degustazioni “alla cieca” per conoscere più a fondo tutte le peculiarità delle tipicità enogastronomiche promosse.

Attualmente l’Enoteca è composta da 25 soci, tutti produttori di vino, oltre al Comune di Albugnano – conclude Montaldo -. Ma presto entreranno nella nostra famiglia tante altre realtà vitivinicole e agroalimentari che hanno il desiderio di farsi conoscere da un pubblico più vasto e, allo stesso tempo, di fare rete per rendere ancora più ospitale e ricco di opportunità il territorio in cui operano e producono. Naturalmente, ci auguriamo di poter coinvolgere nel tessuto sociale anche gli altri Comuni del territorio per sviluppare un progetto organico tra le attività private e quelle istituzionali”.

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