“La Russia sta diventando un mercato sempre più importante per il vino italiano e per il Chianti in particolare come dimostrano le buone performance registrate nei primi mesi del 2021 in cui il vino italiano ha segnato un +17,3% di export rispetto al 2020”. Con queste parole Marco Alessandro Bani, direttore del Consorzio Vino Chianti ha introdotto il programma di due seminari istituzionali dedicati alla denominazione che si terranno in Russi in occasione del ‘Simply Italian Great Wines’ Russia Tour 2021. Il Consorzio sarà presente il 28 e il 30 giugno, rispettivamente, a Mosca e a San Pietroburgo con un evento dal titolo ‘La modernità del Sangiovese in sette espressioni di Chianti d.o.c.g.’.
Le aziende non potranno essere presenti fisicamente in Russia a causa delle restrizioni per il Covid-19, ma entrambi i seminari prevedono l’intervento in live streaming dall’Italia di Luca Alves che guiderà la degustazione. Durante l’evento, presentato in loco dagli speakers russi di Veronika Denisova e Denis Roudenko, sarà proposta la degustazione di sette vini Chianti d.o.c.g. in rappresentanza delle varie tipologie e delle sottozone della Denominazione: tre Chianti d’annata, un Chianti superiore, e tre Chianti Riserva. I due seminari sono rivolti ai professionisti del settore.
Oltre ai due seminari istituzionali di Mosca e San Pietroburgo, sono previste anche attività sui social. “Nei prossimi giorni – aggiunge Bani – oltre alla realizzazione di questi due seminari, con un nostro referente in loco, che guiderà la stampa e gli operatori economici, mentre noi saremo collegati in streaming per intervenire e supportare i presenti, proseguirà anche l’attività di comunicazione on line e sui social avviata dall’inizio dell’anno grazie a 10 influencer, per mantenere alta l’attenzione sulla denominazione del Chianti in attesa che si possa tornare nuovamente in presenza. A novembre – conclude il direttore del Consorzio – il nostro programma Ocm 2020/2021, prevede un evento in presenza in Russia in cui, se l’evoluzione della pandemia lo permetterà, saranno presenti anche aziende associate del Consorzio Vino Chianti. Anche nei prossimi mesi, quindi, terremo alta l’attenzione su questo mercato che costituisce un punto di riferimento importante per il futuro del Consorzio e della Denominazione”.