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Vino, Barbera d’Alba Doc ottiene la sottozona “Castellinaldo”

FIRSTonline

Per il Barbera d’Alba Doc è arrivato finalmente il riconoscimento ufficiale della sottozona “Castellinaldo”. Dopo un iter iniziato nel 2016, nella Gazzetta ufficiale del 21 agosto 2021 è stato pubblicato il decreto 6 agosto 2021 con cui il Ministero ha approvato le modifiche ordinarie al disciplinare di produzione dei vini a DOC Barbera d’Alba, ufficializzando così l’atteso riconoscimento che l’Enoteca Regionale del Roero festeggerà, in collaborazione con l’Associazione Vignaioli di Castellinaldo, con una cena di gala sul belvedere di Castellinaldo, a cui saranno invitati tutti i confluitori.

Punto di riferimento storico per la promozione del prodotto enoico del territorio di Langa e Roero, l’Enoteca Regionale del Roero può brindare con i confluitori questo passo importante che darà così possibilità anche ai vinaioli che non trovano più terre da coltivare, di poter produrre vino fregiandosi della denominazione Castellinaldo Barbera d’Alba anche nei terreni con caratteristiche similari che si trovano nei territori dei comuni limitrofi mappati (Magliano Alfieri, Priocca, Canale, Vezza, Castagnito, Guarene).

La sottozona Castellinaldo si estende a sinistra del fiume Tanaro sul territorio di 6 comuni dove i terreni sono più sabbiosi rispetto agli altri comuni dove si produce il Barbera d’Alba, dimostrando dunque una grande vocazione per questo vitigno. Tra i primi a imbottigliare ed etichettarlo nelle cantine del Castello di Castellinaldo i Marchesi Faussone di Clavesana già dal 1899.

Fin dalla sua creazione nel 1992, l’Associazione Vinaioli di Castellinaldo – che riunisce i produttori vinicoli del paese – decise di produrre prima in via sperimentale e poi per il mercato un Barbera strutturato che aprisse le porte a nuovi mercati, anche internazionali. Per dare ai vini connotati di qualità e origine, tutti i vinaioli si misero a selezionare le vigne e le uve minuziosamente. Vi fu anche l’intento, dall’inizio, di voler far maturare il Barbera di Castellinaldo in botti di Rovere ed Acacia, per creare un Barbera che potesse arricchirsi col passare degli anni e che avesse la capacità di trasmettere sensazioni e un gusto persistente.

Per quanto riguarda le modifiche ordinarie al disciplinare di produzione dei vini a DOC Barbera d’Alba saranno applicate a decorrere dalla campagna vendemmiale 2021/2022. Inoltre, sono applicabili nei riguardi delle produzioni di vini atti a diventare DOC Barbera d’Alba derivanti dalle vendemmie 2019 e 2020, ai fini della loro designazione con la sottozona Castellinaldo, a condizione che le relative partite siano in possesso dei requisiti stabiliti dal disciplinare di produzione per detta sottozona e che ne sia verificata la rispondenza da parte del competente organismo di controllo.

È anche consentito lo smaltimento, entro il 31 dicembre 2022, delle etichette detenute dalle ditte interessate alla data di entrata in vigore del presente decreto (ovvero il 21 agosto 2021), riportanti il marchio registrato “Castellinaldo”, che per alcuni aspetti grafici di etichettatura non risultano conformi alle disposizioni di cui all’art. 7 del disciplinare di produzione per la sottozona Castellinaldo.

“Si tratta di un riconoscimento molto importante per il nostro territorio, che ha sempre lavorato per la valorizzazione delle peculiarità del suo prodotto vinicolo – ha affermato Marco Perosino, Presidente dell’Enoteca Regionale del Roero -. Una tappa storica per il lavoro d’eccellenza svolto dai nostri agricoltori, a cui vogliamo dedicare, come Enoteca Regionale del Roero e in collaborazione con l’Associazione Vignaioli di Castellinaldo, un momento di festa con una cena di gala sul belvedere di Castellinaldo, a cui saranno invitati tutti i nostri confluitori”.

Enoteca Regionale del Roero

l’Enoteca Regionale del Roero si pone l’obiettivo di raccontare le eccellenze enogastronomiche del territorio piemontese, per promuove e valorizzare la produzione vitivinicola locale attraverso l’organizzazione di manifestazioni e di attività di degustazione presso la propria sede, al fine di offrire anche una esperienza sensoriale. Tra i progetti “Biblioteca dei Sapori” che punta a promuovere in modo coordinato e integrato le molte piccole aziende del territorio che non avrebbero, da sole, la forza sufficiente per emergereAttualmente, l’enoteca raggruppa i principali produttori vitivinicoli del Roero, dunque, i visitatori troveranno in degustazione e in vendita le principali denominazioni del territorio: Roero e Roero Arneis DOCG, Langhe Favorita, Barbera d’Alba, Nebbiolo d’Alba, Langhe Nebbiolo, Birbèt. Non solo vino, ma anche prodotti gastronomici tipici piemontesi.

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