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Vini, la classifica dei migliori rosé

Vini rosati, un lusso da esportazione. Paradossalmente i nostri vini rosati, sia fermi che mossi, continuano ad essere apprezzati in tutto il mondo, mentre da noi in Italia stentano a decollare fra le scelte dei consumatori che restano ancorati alla classica divisione bianchi-rossi e bollicine. Le previsioni sui consumi mondiali, realizzate da Euromonitor International, confermano fino al 2018 la tendenza alla crescita: dai 22 milioni di ettolitri nel 2000, si è passati ai 24 milioni nel 2013 e si toccheranno i 25 milioni nel 2018. In questo scenario il nostro Paese produce circa 4 milioni di ettolitri di rosé, come la Spagna. Il primo produttore mondiale resta sempre la Francia a quota 7 milioni; ma mentre i francesi ne consumano 9 milioni, quindi sono costretti a importarne due milioni dall’estero per il proprio fabbisogno, gli italiani e gli spagnoli si attestano poco sopra il milione, destinando il resto all’export dove sono garantiti spazi sicuri di vendita.

E sì perché quanto a qualità i nostri produttori di vini rosati hanno conquistato una fama internazionale per l’alto livello qualitativo dei
nostri vini.

E la celebrazione delle aziende produttrici italiane avviene oggi nei saloni di Palazzo Brancaccio a Roma con “Bererosa” la più importante
manifestazione del settore che presenta il meglio della produzione nazionale , organizzata da cinque anni a questa parte da Francesco D’Agostino, direttore della rivista “Cucina e vini” e massimo esperto in questo campo. Se c’è soddisfazione per l’alto livello della nostra produzione che vanta tradizioni consolidate in diverse regioni italiane dal Salento all’Abruzzo, del pari resta l’interrogativo del
perché il consumatore italiano trascuri questo mercato assolutamente florido invece al’estero.

“Siamo alla quinta edizione di Bererosa – dichiara Francesco D’Agostino – ed esercitiamo una funzione di stimolo culturale per esperti e per il pubblico dei consumatori perché il vino rosato fermo continua a essere incredibilmente considerato la cenerentola d’Italia, un prodotto principalmente da esportazione, su cui non vengono fatti investimenti di studio e promozione. Quanto al vino spumante, nel suo insieme conta un consumo mondiale di 15 milioni di ettolitri l’anno con una crescita del 30% in dieci anni e una tendenza a confermarla e forse superarla anche nei prossimi dieci. Le bollicine rosa ovviamente godono di questa situazione, pur restando un prodotto di nicchia. In sintesi è più facile esportare vini rosé che venderli in Italia quindi la nostra funzione di divulgatori deve essere svolta sempre e con maggior forza nei confini italiani e lontano dalle zone produttive, dove il rosato si beve per cultura e tradizione perchè da un punto di vista enogastronomico il rosato è una risorsa unica in tutte le sfaccettature che l’Italia offre: i rosé del nord (salvo le ovvie eccezioni) sono leggeri, immediati, loquaci e di facile beva, perfetti per gli antipasti, con la pizza, con la pasta e molto altro;
i rosati del centro sud sono più strutturati e alcolici, sempre loquaci e immediati, invitanti al consumo, pronti ad abbinarsi con i piatti sopra elencati scegliendo magari sapori più decisi”.

La dimostrazione più evidente della versatilità dei rosati viene da “Bererosa” riservata per la prima parte agli enologi e agli esperti del settore e poi al pubblico di appassionati che potrà cosi’ gustare le anteprime dell’annata produttiva. Presenti sui banchi di assaggio ben 67 aziende provenienti da tutta Italia che offriranno in degustazione oltre 170 etichette in rosa.

Firstonline ha interpellato i più autorevoli enologi italiani ricavandone una classifica dei top five fermi e dei top five mossi. Eccola:

Vini Fermi

Costaripa – Valtenesi Rosé Molmenti
Monte Saline – Rosé Vintage
I Fauri – Colline Teatine Rosato Alba Rosa
San Salvatore – Paestum Rosato Vetere
Rosa del Golfo – Salento Rosato Rosa del Golfo

Vini spumanti

Villa – Franciacorta Bokè Rosé Brut
Zeni – Trento Maso Nero Rosé Brut
La Scolca – Soldati La Scolca D’Antan Rosé Brut
Marramiero – Rosé Brut
d’Araprì – Rosé Brut

Di seguito invece l’elenco di tutti i produttori presenti a Bererosa divisi per Regione:

PIEMONTE
Ada Nada, La Scolca

LOMBARDIA
Antica Fratta, Castello di Stefanago, Cola Battista, Costaripa,
Ferghettina, Fratelli Berlucchi, Guido Berlucchi, Mario Gatta, Villa

TRENTINO
Abate Nero, Balter, Cantina Roverè della Luna, Cantine Moser, Cavit,
Cembra Cantina di Montagna, Cesarini Sforza, Endrizzi, Ferrari F.lli
Lunelli, Letrari, Maso Martis, Pedrotti Spumanti, Revì, Rotari, Zeni
Roberto

ALTO ADIGE
Kettmeir

FRIULI
Puiatti

VENETO
Andreola, Astoria, Bertani, Biancavigna, Bortolomiol, Cantina Negrar,
Le Manzane, Masottina, Monte Saline, Valdo

LIGURIA
Lunae Bosoni

EMILIA ROMAGNA
Cantina Zucchi, Colombarda

TOSCANA
Artimino, Colline San Biagio, Fattoria Ambra, Cantina Gentili,
Ruffino, Tenuta Casteani, Tenuta di Capezzana

UMBRIA
Castello di Magione, Le Cimate

ABRUZZO
Cantina Zaccagnini, Farnese, Marramiero, Sincarpa, Tenuta I Fauri

LAZIO
Selva Spina, Vigne del Patrimonio

CAMPANIA
Cantine Marisa Cuomo, San Salvatore, Tommasone

PUGLIA
Cantina La Marchesa, Cantine Spelonga, D’Araprì, Masseria Altemura,
Rivera, Rosa del Golfo, Torrevento, Vitivinicola Giuliani

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