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Vini Dop: gli italiani “scoprono” il Lugana e il Primitivo di Manduria, campioni di vendite

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È il Lugana, raffinato bianco lacustre I cui vigneti si estendono a sud del lago di Garda, a cavallo di due province (Brescia e Verona) e di due regioni (Lombardia e Veneto) il vino bianco che ha registrato il maggior exploit di vendite quest’anno rispetto al 2021. Vino dai natali illustri, la cui origine è certificata fin dal Settecento, il Lugana vanta tradizioni leggendarie riferite al celebre poeta Catullo e al re ostrogoto Teodato, cui si sono aggiunte nel tempo una messe considerevole di citazioni storico-letterarie, a partire dalle «bellissime uve» che Isabella d’Este Gonzaga assaggiò presso i ruderi della villa romana di Sirmione durante il suo viaggio verso il Garda. A decretare il suo successo è l’Osservatorio nato dalla partnership tra Nomisma Wine Monitor e Vino.com, che ha certificato un + 54 per cento di vendite rispetto ai dati del 2021. Grandi cifre anche per il settore dei rossi, in questo caso a registrare un + 65 per cento di vendite è stato il Primitivo di Manduria, altro vino dalle antiche origini – si narra che furono i Greci a portarlo in Puglia oltre duemila anni fa – prodotto da uve che secondo il disciplinare DOC devono ricadere rigorosamente nelle provincie di Taranto e Brindisi. Crescita esponenziale, infine, per i rosati del Salento che hanno portato a casa un aumento delle vendite dell’86%. A chiudere la classifica il Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore per gli spumanti con un +6%.

Gli uomini principali acquirenti, ma se gli uder40 preferiscono il Primitivo, i baby boomer propendono per il Lugana

A trainare queste vendite – spiegano gli esperti dell’Osservatorio Nomisma Wine Monitor e Vino.com sono soprattutto gli uomini che per tutte e quattro le denominazioni analizzate, sono responsabili di oltre l’80% delle bottiglie acquistate nel corso dell’anno, mentre sulla suddivisione per fascia di età emerge qualche differenza.

“Se per tutti e quattro i vini – si legge in una nota – la Generazione X rappresenta la fascia prevalente di acquisto, nel caso degli under 40 si registra una maggior predilezione verso il Primitivo di Manduria, mentre, al contrario, i baby boomer sono più orientati al consumo di Lugana”, dichiara Denis Pantini, responsabile Agroalimentare e Wine Monitor di Nomisma.

L’analisi dei dati di vendita del primo semestre 2022 relativi a oltre 100.000 acquirenti italiani di vino online – parte del bacino di clienti di Vino.com -, fornisce un’indicazione sui trend di vendita delle denominazioni e le nuove tendenze nei consumi in corso. Tra le bollicine, forti crescite per il Prosecco Doc mentre tra i rossi emergono i toscani, con il Nobile di Montepulciano e i Toscana Igt, mentre per i bianchi si segnala un aumento nelle vendite di Verdicchio dei Castelli di Jesi.

“L’analisi degli acquisti italiani sottolinea Andrea Nardi Dei, ceo & founder di Vino.com indicano che i nostri consumatori sono sempre più curiosi e aperti alla scoperta e all’acquisto dei migliori e più insoliti vini ed etichette. Il compito di una tra le più conosciute enoteche digitali come Vino.com è permettere loro di partire per viaggi virtuali tra le bottiglie di tutto il mondo. Un percorso guidato dalle proposte dei nostri sommelier per far scoprire gusti e profumi che altrimenti sarebbe difficile scovare”.

Il secondo focus dell’Osservatorio ha analizzato la ripartizione regionale delle vendite dei top 4 vini a denominazione del 2021. La Lombardia rappresenta la prima regione di acquisto, con percentuali che vanno dal 25% delle vendite totali nel caso del Salento Igt a oltre il 36% per il Lugana. Al secondo posto, a diverse lunghezze, il Lazio sia per il Primitivo di Manduria (15%) sia per il Salento Igt (14%), il Veneto per il Lugana (14%) e l’Emilia-Romagna per il Valdobbiadene Prosecco Superiore (12%).

Il prezzo medio delle bottiglie vendute è stato di 8,69 euro per il Primitivo (sostanzialmente stabile rispetto al 2020), 8,46 euro per il Lugana (+5,6%), 6,66 euro per il Valdobbiadene Prosecco (+4,7%) e 6,58 euro per il Salento Igt, la denominazione che ha registrato il maggior incremento di prezzo rispetto all’anno precedente (+8,6%).

Il focus dell’Osservatorio ha approfondito poi l’andamento di tre importanti fine wine: Amarone della Valpolicella, Barolo e Champagne.

Altra analisi acquisti: gli under40 sono per lo Champagne, i millennials più interessati a Amarone e Barolo

“L’analisi sugli acquirenti di fine wine online ha messo in luce come quasi il 75% delle bottiglie di Champagne sia acquistato dagli over 40, mentre Millennials e Gen Z sono più interessati ad Amarone e Barolo”, sottolinea Pantini.

Anche per i fine wine analizzati, la Lombardia si conferma come prima regione di acquisto, seguita dal Lazio per Amarone e Barolo mentre per lo Champagne è l’Emilia-Romagna a strappare il secondo posto, con l’11% delle bottiglie acquistate nell’anno.

“Da un punto di vista dell’evoluzione socio-economica e tecnologica della nostra società è molto interessante notare come l’età o la provenienza geografica dei consumatori di vino online stiano influenzando e facendo evolvere l’e-shopping di vini e spirits”, conclude Andrea Nardi Dei.

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