E’ un “Brunello di Montalcino Riserva Duelecci Ovest Docg”, della Tenuta di Sesta, il miglior vino rosso dell’anno, cosi’ laureato dalla Guida dei Vini d’Italia del Gambero Rosso. Un vino che si produce dalle uve di una collina nel versante sud di Montalcino. In particolare la riserva Duelecci viene prodotta, a seconda dell’ andamento stagionale, nella parte est o in quella ovest della vigna: infatti il terreno molto sassoso nel lato est del vigneto si presta a questa destinazione nelle annate più fresche , mentre nel lato ovest il suolo meno ricco in scheletro esprime al meglio il suo potenziale qualitativo nelle annate più siccitose.
E’ andata invece a Jermann di Farra d’Isonzo per il suo “Capo Martino 16” la palma del miglior vino bianco dell’anno, anche in questo caso il nome richiama al nome della collina acquistata nel 1991 nel cuore della zona collinare goriziana, vino realizzato con uve bianche autoctone della zona fermentato e affinato in botti di rovere di Slavonia da 750 litri per 12-16 mesi e commercializzato due anni dopo la vendemmia.
Altra laurea questa volta per le bollicine è andata alla Lombardia per il “Franciacorta Nature 61 ’11”di Guido Berlucchi & C., un millesimato prodotto con Chardonnay (70%) e Pinot Nero (30%), , provenienti dai vigneti tutti con età media di 20 anni, delle proprietà Arzelle, Rovere, San Carlo e Ragnoli.
Vino Dolce dell’anno si è classificato il “Piemonte moscato passito La bella estate ’16” prodotto dall’azienda “Vite Colte”di Barolo. Il mosto, dopo la pigiatura viene lasciato a fermentare per circa 10 giorni ad una temperatura di 18 – 20° C poi lasciato affinare per 12 mesi sui lieviti per ottenere il giusto equilibrio tra la concentrazione degli aromi e la complessità dei profumi.
Il podio dei vincitori di quest’anno si completa quindi con il miglior Rosato dell’anno, che è stato identificato con il “Valtènesi Chiaretto Molmenti 15” di Costaripa , azienda lombarda che ha dedicato questa etichetta a Pompeo Gherardo Molmenti, ideatore nel 1896 del Chiaretto di Moniga, il vino più rappresentativo della sua storia realizzato con uve di Groppello, Marzemino, Sangiovese e Barbera.
In totale per l’edizione 2019 sono 447 le etichette che si sono aggiudicate i prestigiosi tre bicchieri® de La Guida dei Vini del Gambero Rosso dopo una selezione su tutto il territorio nazionale di 22.100 bottiglie.
Statisticamente è stata la Toscana la regione che si è aggiudicata il maggior numero di tre bicchieri® con 84 etichette premiate, segue il Piemonte con 74, il Veneto con 41, il Friuli Venezia Giulia con 26, l’Alto Adige e la Sicilia con 25, la Lombardia con 24, la Campania con 23, le Marche con 21, l’Emilia Romagna con 14, la Sardegna con 13, l’Umbria e l’Abruzzo con 12, il Trentino con 11, il Lazio e la Liguria con 7, la Valle d’Aosta con 6, la Calabria con 5, la Basilicata con 4 e il Molise con 1.
Nella sezione dedicata al Canton Ticino si segnalano 2 etichette premiate con i tre bicchieri®. Da rilevare inoltre la maturità raggiunta dalle aziende che producono vini biologici o biodinamici certificati che quest’anno sono state premiate con i Tre bicchieri® Verdi, ben 102.
Molto utile e apprezzata in questa guida è la classifica dei premi per il Miglior Rapporto Qualità Prezzo. Sul podio è salito “A. A. Lago di Caldaro Cl. Sup. Quintessenz ’17” della Cantina di Caldaro. Un vino rosso altoatesino di grande eleganza aromatica il cui costo si aggira sui 10/11 euro. Ha colore rubino e affina 6 mesi in botte grande ed in acciaio.
Infine il premio per la Cantina Emergente è andato all’azienda Antonella Corda che ha ereditato nel 2010 la tradizione di famiglia prendendo le redini dell’azienda, con un progetto, iambizioso: dar vita ad una boutique winery capace di produrre vini sardi pregiati per rappresentare nel mondo la terra di Serdiana.