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Vini d’Abbazia: i vini prodotti all’ombra dei conventi europei (con i loro segreti) in mostra e degustazione all’Abbazia di Fossanova

30 Abbazie storiche italiane ed europee che hanno avuto un ruolo nella produzione del vino e nella preservazione di vitigni che sarebbero scomparsi presenti dal 7 al nove giugno. Grande attesa per il Monastero Alaverdi in Georgia risalente al VI secolo d.C. che fermenta i vini in Qvevri anfore di terracotta

Vini d’Abbazia: i vini prodotti all’ombra dei conventi europei (con i loro segreti) in mostra e degustazione all’Abbazia di Fossanova

Oltre 30 Abbazie storiche italiane, ed europee porteranno i loro vini prodotti all’ombra dei monasteri secolari nella duecentesca Abbazia di Fossanova per “Vini d’Abbazia” manifestazione nata per testimoniare il ruolo che, sin dal Medioevo, le abbazie hanno avuto non solo nella produzione del vino ma anche nella preservazione di vitigni che altrimenti sarebbero scomparsi. Tante le etichette proposte alla manifestazione dal 7 al 9 giugno, in un viaggio tra lo spirito e i territori con le produzioni curate da religiosi ed enologi accorti: grande attesa per la Georgia, presente con il Monastero Alaverdi risalente al VI secolo d.C. Sepolte nelle cantine del monastero le Qvevri (anfore di terracotta), ospitano il vino che fermenta e poi si affina in questi storici contenitori. Si andrà quindi alla scoperta del vino in anfora, che anche in Italia trova sempre più appassionati.  Ma attesa e curiosità anche alcune importanti Abbazie francesi legate all’Associazione Les Vins D’Abbayes, che svolge un’analoga manifestazione a Parigi, e, fra le italiane, per il Prosecco Superiore DOCG del Monastero Cistercense dei Santi Gervasio e Protasio di Vittorio Veneto, il cui vigneto si trova all’interno delle mura del Monastero; per l’Abbazia di Santa Maria de La Matina, di San Marco Argentano in provincia di Cosenza, luogo di sosta dei crociati in partenza per la Guerra Santa e tappa di un itinerario obbligato per i Cavalieri di Malta. Qui, la produzione vinicola dà vita a un rosso corposo, “Muntu”, e a un rosato Dop Terre di Cosenza, il “Mádam”, che rappresentano il vitigno principe della Dop Cosentina, il Magliocco. E poi da citare anche le note Abbazia di Novacella, Abbazia di Monte Oliveto Maggiore, Abbazia di Busco, il Monastero di Santo Stefano Belbo, il Monastero di Sabiona – Valle Isarco, il Convento di Muri-Gries.

Grande attesa per il Monastero Alaverdi in Georgia risalente al VI secolo d.C. che fermenta i vini in Qvevri anfore di terracotta

L’Abbazia di Fossanova è il più antico esempio d’arte gotico-cistercense in Italia, situato nel Comune di Priverno in provincia di Latina. I monaci cistercensi che la fondarono nel 1208 provenivano dal monastero di Citeaux in Francia: un monastero che è stato fondamentale per la produzione dei blasonati vini della Borgogna. Da questo legame nasce l’idea di ospitare a Fossanova una manifestazione che racconti il contributo dei religiosi alla storia del vino. Il complesso monumentale è straordinario: circondato da un borgo che non ha quasi bisogno di presentazioni, né per il turista né per gli abitanti del posto che, ogni giorno, godono della bellissima pace di un luogo senza tempo. Nel corso di Vini d’Abbazia ci sarà la possibilità di scoprire l’Abbazia di Fossanova con la visita guidata “Quando i monaci creano il gusto”: grazie al progetto Slow Food Travel, incluso nel biglietto di ingresso alla manifestazione, si potrà andare alla scoperta della straordinaria storia del vino e del cibo dei monaci all’interno di un monumento unico per lo stile e per le vicende storiche-culturali che lo caratterizzano.

I banchi di assaggio delle Cantine, distribuiti intorno al suggestivo Chiostro dell’Abbazia, saranno aperti dalle ore 16 alle 22. Ogni giorno, dalle ore 17, nel Refettorio si svolgeranno le Master Class rivolte alle produzioni delle diverse Abbazie.

30 Abbazie storiche italiane ed europee che hanno avuto un ruolo nella produzione del vino e nella preservazione di vitigni che sarebbero scomparsi.

Si parte venerdì 7 giugno con il “Monastero di Bose” e il suo grechetto, alle ore 18 “Abbazia di Monte Oliveto Maggiore” che produce vino seguendo la regola benedettina, alle ore 19 “Champagne e bollicine francesi” con alcune espressioni delle produzioni delle abbazie francesi e, infine alle ore 20, “I vini in anfora della Georgia” con i vini del Monastero di Alverdi. Sabato 8, alle ore 17, “I vini dai Monti Lepini all’Agro Pontino” con i produttori protagonisti del rinascimento enologico laziale; alle ore 18 “I vini estremi delle Alpi” con i vini del Monastero di Sabiona – Valle Isarco e dell’antico Monastero benedettino Cella Grande di Viverone (BI); alle ore 19 sarà il momento dei “Grandi Rossi della Borgogna”, punto di riferimento per i produttori di tutto il mondo; infine, alle ore 20, masterclass dedicata al “Sagrantino con Marco Caprai”. Domenica 9 giugno, ore 16, si parte con la masterclass dedicata a “I vini di Atina”, alle ore 17 “Alla scoperta del Cesanese, il Vino dei Papi” e a seguire “I vini in anfora a confronto” con le vinificazioni naturali e gli autentici sapori dell’uva e del terroir; infine, alle ore 19 “Scopriamo i vini francesi” con i vini di abbazia dalla Borgogna a Bordeaux, dalle Valle del Rodano alla Provenza.

Sabato 8 giugno, alle ore 18, nell’Ex Infermeria dei Conversi dell’Abbazia, si terrà un incontro dedicato a “Vino, turismo e cultura – Le risorse di un territorio” a cui interverranno il Presidente della Camera di Commercio Frosinone Latina Giovanni Acampora, il Presidente Azienda Speciale Informare Luigi Niccolini, il Presidente di Confagricoltura Massimiliano Giansanti, il Commissario straordinario Arsial Massimiliano Raffa, l’Assessore Regione Lazio Bilancio, Programmazione economica, Agricoltura e sovranità alimentare Giancarlo Righini. Modera l’incontro il giornalista Rai Rocco Tolfa.

Durante la manifestazione nella Sala Capitolare all’interno del Chiostro, sarà visitabile una mostra che illustra le storie e le produzioni delle Cantine delle Abbazie che partecipano all’evento: un affascinante racconto di territori, vitigni, luoghi storici, tradizioni e saperi antichi che trasporteranno i visitatori nei luoghi da cui provengono i vini in degustazione. Uno spazio della mostra sarà dedicato alla grande Abbazia di Montecassino, una delle più note al mondo, di cui quest’anno ricorre l’ottantesimo anniversario della distruzione in seguito al bombardamento degli Alleati.

Anche i vini locali prodotti sul territorio del Lazio avranno il loro spazio, con le Cantine della Strada del Vino di Latina, della Strada del Cesanese del Piglio, del Consorzio del Cesanese del Piglio, Consorzio Cabernet DOP di Atina e Consorzio Cori DOC. Sempre all’interno del Borgo, per l’occasione sarà allestito un villaggio di gastronomia curato da Slow Food Latina, con numerosi stand di produttori e presidi del grande movimento internazionale, ad ingresso gratuito. Info: https://www.vinidabbazia.com/evento/edizione-2024/

Elenco delle Cantine

– Abbazia di Busco

– Abbazia di Monte Oliveto Maggiore

– Abbazia di Novacella

– Abbazia di Santa Maria della Matina

– Arnaldo Caprai

– Badia a Passignano – Marchesi Antinori

– Cella Grande

– Muri-Gries Tenuta / Cantina Convento

– Castello di Magione

– Bellavista – Convento Santissima Annunciata

– Feudi di San Gregorio – Abbazia del Goleto

– Monastero dei Frati Bianchi

– Monastero di Alaverdi – Cantina Badagoni (Georgia)

– Monastero di Bose – San Masseo

– Monastero di Sabiona – Valle Isarco

– Monastero Cistercense dei – Santi Gervasio e Protasio

– Monastero di Santo Stefano Belbo – Beppe Marino

– Vallepicciola Pievasciata

– Vins d’Abbayes (Cantine dalla Francia)

Le Abbazie del Lazio:

– Abbazia di Montecassino

– Monastero Suore Trappiste di Vitorchiano

– Abbazia di Valvisciolo

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