L’operatore telefonico russo Vimpelcom ha chiuso il secondo trimestre con un utile netto a quota 239 milioni di euro, in calo del 29%, a causa di spese più alte per gli interessi e dei costi di deprezzamento dovuti all’acquisizione dell’italiana Wind.
Vimpelcom ha anche preso una partecipazione di controllo in Orascom Telecom: complessivamente le operazioni sono costate sei miliardi di dollari. Il debito della società è così salito a 24,1 miliardi di dollari dai 4,74 del 31 dicembre 2010.
In realtà, se calcolato pro forma (e quindi tenendo conto di Wind e di Orascom dall’1 gennaio), l’utile netto del secondo trimestre risulta in crescita del 42% a 312 milioni di dollari, comunque inferiore alle attese del mercato, elaborate da un pool di analisti contattato da Reuters (556,5 milioni).