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Ville extralusso negli Usa, cosa c’è dietro agli acquisti milionari mordi e fuggi. Da Brad Pitt a Beyonce, ecco le case-trofeo delle star

Di J.ébey - Opera propria, CC BY-SA 4.0 Wikimedia Commons

Una irrefrenabile botta di fantasia contraddistingue le ultime operazione di compravendita di residenze extra lusso negli Stati Uniti. Così, le enormi ville oggetto di transazioni tra i 5 e i 20 milioni di dollari rispecchiano il gusto ”eclettico” dei miliardari e la loro disinvolta “ignoranza” di qualsiasi stile architettonico che si rispetti. Per esempio, la mega villa della coppia cinematografica Alexandra Daddario, attrice, e Andrew Ferm, produttore cinematografico, messa in vendita a 7,675 milioni (dopo soli 16 mesi che la avevano comprata) si fregia di uno “stile mediterraneo reinterpretato per il 21esimo secolo”. Più esattamente i due progettisti, William Hefner, architetto, e Kazuko Hoshino, interior designer, affermano che si tratta di un “brillante trionfo del design mediterraneo intriso di una precisa influenza francese”. Siamo cioè a metà strada tra un revival del rococò e un’interpretazione delle ville greco-italiane-tunisine. Il tutto in un susseguirsi di decine di camere e bagni, cantine, piscine, vascone idromassaggio, biblioteche, pratoni e giochi d’acqua.

Ville extralusso, quanto vale il mercato Usa delle case-trofeo

Stile romantico italiano: il celebre boxeur Sugar Ray Leonard  ha messo in vendita la sua mega mansion a Los Angeles, lungo il Pacifico, per 45 milioni di dollari (è una gigantesca  proprietà collinare) in stile – si afferma – fiorentino. Emula – prosegue la descrizione – l’architettura del vecchio mondo, in particolare un vago stile romantico italiano, con ferro battuto, marmi, pietra, colonne, fontane, lanterne, baldacchini. Dato lo stratosferico prezzo però tutto questo trionfo fiorentino-italiano è rimasto invenduto, un caso raro per la verità perché di solito in America, una proprietà abitata da una celebrity viene venduta subito, al primo colpo, soprattutto se è “luxury”. E non si tratta affatto – come si può pensare – di casi eccezionali, poiché nel 2023 sono state vendute oltre 1.500 abitazioni dai 10 milioni di dollari in su. Secondo l’Ultra-Luxury report della Compass – che opera nel settore immobiliare – il mercato Usa delle case-trofeo cioè acquistate per esibire ricchezza e stile di vita, ha raggiunto un totale di quasi 27 miliardi di dollari. Invece le compravendite delle case di “semplice” lusso hanno registrato un calo del 15,26 per cento. Il mercato “normale” è addirittura crollato del 19 per cento (ma dopo due anni molto positivi) secondo la National association of Realtors.

Immobiliare Usa, i miliardari preferiscono Manhattan

Quale zona degli Usa è preferita dai miliardari? Tengono certamente la Florida e la California, ma è New York, con Manhattan, a segnare il record con il maggior numero di affari ultra-lusso per il secondo anno, 256 transazioni di oltre 10 milioni di dollari, per un totale di 4,92 miliardi. Sempre di più infatti le star e i campioni dello sport e della finanza cercano sicurezza, servizi e meno zone solitarie anche perché i grattacieli extra-lusso offrono gated community molto protette, dotate di una serie di comodità e servizi che le gigantesche mansion sul mare o nei ranch non riescono a garantire. Comunque l’interscambio tra celebrity di ville e appartamenti è intenso perché negli Usa crescono in maniera frenetica sia il popolo dei ricchissimi sia quello dei poverissimi. E i primi sono spesso  bizzarri. Britney Spears ha venduto per 10 milioni una villona californiana dopo solo un anno dall’acquisto. Robin Williams aveva acquistato dal fondatore di Guess, Armand Marciano un resort che poi il rapper Award Drake ha rapidamente comprato ma che, senza perder tempo, ha venduto per 88 milioni ad un altro amante delle star. La casa natale -non lussuosa – di Jeff Bezos, proprietario di Amazon, ha avuto parecchie offerte. Beyoncé ha venduto a oltre 200 milioni di dollari un’enorme residenza a Malibù (LA) progettata dall’archistar Tadao Ando mentre Angelina Jolie e Brad Pitt si sono accontentati di quasi 3 milioni per un’abitazione a New Orleans, acquistata quando erano insieme.

Ville extralusso negli Usa, sale il valore delle aree hi-tech

Brad Pitt ha poi ceduto il lussuoso complesso di Los Angeles per 33 milioni, dotato di strutture sportive degne di una città. Il creatore della celebre Strip (la Avenue piena di hotel sfarzosi e casino), di Las Vegas e proprietario – discusso – di case da gioco, Steve Wynn, ha deciso nel 2023 di disfarsi del suo patrimonio immobiliare distribuito in tutti gli Stati dell’America, per un valore di oltre 300 milioni di dollari. Lo stile preferito di queste residenze, di ranch e fattorie, privilegia, oltre al design italiano, colori chiari e ambienti pieni di luce naturale con effetti anche abbaglianti. Whinn infatti, avendo una vista molto precaria, ha sempre richiesto agli arredatori e agli architetti, di creare ambienti che gli consentissero di muoversi senza difficoltà. Da quando il governo Biden ha stanziato gigantesche risorse per promuovere gli investimenti in biotecnologie, informatica quantistica e AI, destinandole a 31 hi-tech hub, i cervelloni della Silicon Valley si sono spostati verso queste aree, in particolare a Denver e a Dallas. E allora i miliardari più o meno famosi hanno finanziato start up e società immobiliari extra-lusso per residenze modernissime e finalmente arredate con gusto.

Case di lusso, gli arredi sfarzosi di Trump

A definire “ridicolmente pomposo” lo stile delle mansion di Donald Trump, è stato molti anni fa il New York Times e in effetti sia l’enorme attico della Trump Tower che la residenza di Mar-a-Lago dell’ex presidente degli StatiUniti, sono arredati in stile Madame Pompadour, ma con innesti che ricordano il ‘500, ‘600 e ‘700, tra ninnoli, moltissimi oro e cristalli, effetti abbaglianti e abbacinanti, senza interruzioni, super decorati, tappetosi, pieni di roba. Il tutto rigorosamente finto, grazie al ricorso ad artigiani in gran parte italiani. E così questa infilata di rutilanti stili mischiati volgarmente e allegramente risulta molto ma molto simile a quello delle villone del clan dei Casamonica nel Lazio. Perché tra i tanti artigiani italiani che hanno lavorato per ambedue (Trump e Casamonica) ve ne sono alcuni tra Napoli e Caserta specializzati proprio in questi arredi. Tra i committenti italiani sono da annoverare anche i malavitosi camorristi della zona e i criminali della Sacra Corona Unita della Puglia. Basterà mettere a confronto le foto di queste mansion americane e italiane per capirlo.

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