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Vigilanza, Bankitalia, Ivass e Consob uniscono le forze e puntano a un unico “meccanismo”. Siglato un protocollo d’intesa

Imagoeconomica

In un momento di grande attività sul tavolo dove si sta giocando l’imponente partita del risiko bancario italiano, anche le autorità di vigilanza si organizzano e puntano a unire le forze. La Banca d’Italia per le banche, l’Ivass per le assicurazini e la Consob per i mercati azionari hanno così siglato un Protocollo d’intesa “in materia di identificazione e vigilanza supplementare sui conglomerati finanziari”.

Esisteva già un Accordo di coordinamento risalente al 31 marzo 2006, ma questo nuovo Protocollo lo sostituirà proprio tenendo conto “delle modifiche nel frattempo intervenute nell’assetto istituzionale della vigilanza e dell’evoluzione delle norme di riferimento” dice una nota, istituendo un Meccanismo di vigilanza unico.

Il Protocollo definisce le modalità per la cooperazione e per lo scambio delle informazioni tra le Autorità ai fini dell’esercizio della vigilanza supplementare sui conglomerati finanziari e, configurandosi come “accordo quadro“, prevede la possibilità per le Autorità firmatarie di definire ulteriori accordi di coordinamento specifici per i singoli conglomerati.

Considerata l’attribuzione al Meccanismo di vigilanza unico dei compiti di vigilanza prudenziale sulle banche “significative”, il Protocollo viene ora circoscritto ai soli conglomerati finanziari che includono enti creditizi “meno significativi”. Vengono inoltre precisate le modalità operative che le autorità competenti per l’esercizio della vigilanza supplementare su questi ultimi intendono seguire per il calcolo delle soglie quantitative per misurare la significatività del settore assicurativo e di quello bancario/dei servizi di investimento rispetto al totale del gruppo, in relazione alla natura dei legami partecipativi in essere.

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