La Piaggio rischia di trovare una pericolosa concorrente sul suo terreno di conquista preferito: la Francia. Il challenger di turno è l’autoctonissimo Peugeot. Una sfida difficile, da giocarsi sul sottile equilibrio delle due (o tre) ruote.
L’azienda di Pontedera, che detiene il 32% del mercato italiano, continua infatti a crescere, nonostante la crisi si presenti sempre come un tornante angolatissimo sul quale poter scivolare. E farsi superare da altri. Ma per ora non è così, anzi. A ottobre in Italia il gruppo Piaggio ha registrato un +26% nella quota complessiva di mercato, trainata in particolare dagli scooter (+36%) e anche dalle moto di grossa cilindrata (+7,3%). Inoltre ha recentemente conquistato il mercato russo, con la Piaggio Aero che ha venduto sei velivoli P.180 per l’aviazione civile alla Jsc Flight, primo cliente russo dell’azienda italiana.
Piaggio poi è anche leader europeo delle due ruote (28% del mercato), e il fiore all’occhiello era, e rimane, la Francia, dove Piaggio ha da sempre una grande quota, fa tendenza e ha anche importanti catene di distribuzione. E dei numeri ancora impressionanti. Per quanto il mercato principale stia ora diventando l’Asia (66%), il rapporto con i cugini d’Oltralpe è sempre saldo: a fine ottobre, considerando l’intero parco cilindrate, Piaggio ha venduto 50.042 veicoli, pari a una quota di mercato delle due ruote del 16,9%, in crescita rispetto al 16,2 % del 2010 e al 14,4 % del 2009. Per quanto riguarda gli scooter, il gruppo Piaggio è il leader assoluto attraverso i marchi Piaggio, Vespa, e Scarabeo, con il 22,8 % della quota di mercato, che diventa 30 % se si considerano le cilindrate dai 125 cc in su.
Ma il matrimonio Piaggio–Francia non è solo questo. Alcuni prodotti limited edition sono stati addirittura distribuiti esclusivamente per il mercato transalpino, e mai importati in Italia. Come nel 2010 il Piaggio MP3 “Black Edition” 400, prodotto in soli 500 esemplari venduto in Francia a 8.299 euro.
Ma per capire ancora meglio bisogna risalire al lontano 1956, quando su commissione del Ministero della Difesa francese, l’Acma (una specie di succursale francese della Piaggio costituita dal 1949 al 1962 per evitare i dazi doganali) produsse la “Vespa 150 TAP”; un curioso veicolo controcarro paracadutabile.
Nell’anno successivo iniziò la produzione dell’unica microvettura costruita dalla Piaggio, ossia l’ACMA Vespa 400, destinata unicamente al mercato francese e mai importata in Italia.
E adesso l’azienda motoristica controllata da Colaninno, 60 anni dopo, sta per lanciare a fine 2012 la nuova Vespa 46, che non è il numero di Valentino Rossi ma una riedizione del primo modello del dopoguerra e la presentazione ufficiale avverrà proprio al Salone di Parigi.
E dopo tutto questo? Come sempre, nei matrimoni bisogna essere in due. E può sempre arrivare il terzo incomodo a rovinare una decennale storia d’amore. Si chiama “Metropolis”, è il nuovo tre ruote della francesissima Peugeot scooters (quarto costruttore europeo), che ha appena annunciato un nuovo piano industriale (con tanto di 200 esuberi) per uscire dalla crisi (-40% dal 2007) e punta tutto sul nuovo gioiello lanciare la sfida all’italiana Piaggio.
Matrimoni e divorzi all’italo-francese.