Il ministro degli Esteri, Federica Mogherini, è il nuovo Alto rappresentante per la politica estera dell’Unione europea, la nuova Lady Pesc. Lo ha deciso il vertice dei capi di Stato e di Goveno a Bruxelles premiando l’insistenza e la tenacia con cui il premier Matteo Renzi ha nei mesi scorsi lanciato e sostenuto la candidatura della Mogherini, anche quando il nuovo presidente della Commissione Ue, Jean-Claude Juncker lo aveva apertamente invitato a cambiare candidato perchè ritenuta, da alcuni Paesi dell’Est, troppo conciliante con la Russia di Putin. Alla fine l’Italia l’ha spuntata ricevendo i consensi di tutti e l’immeditato apprezzamento del Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, che ha sottolineato come il nostro ministro degli Esteri sia molto apprezzata in Europa e la sua nomina rappresenti “un importamnte riconoscimento” per l’Italia.
Alla presidenza del Consiglio europeo è andato invece il premier polacco Donald Tusk, nomina che ha poi facilitato la promozione della Mogherini che sarà anche uno dei quattro vicepresidenti della Commissione Ue e quindi potrà vedere tutti i principali dossier della Commissione.
“Dedicherò tutte le mie energie – ha subito dichiarato la Mogherini – nell’interesse di tutti gli Stati membri e di tutti i cittadini europei”. L’Ucraina sarà il suo prima problema da affrontare con energia, specie dopo l’appello del presidnete ucraino che ha chiesto all’Europa di dare risposte adeguate alla gravità degli sconfinamenti e delle minacce russe a Kiev.
Insieme alla nomine, che saranno completate l’8 e 9 settembre, il vertice europeo si è occupato dell’emergenza ucraina ma anche della crescita economica: su questo l’Italia ospiterà, su proposta del presidente francese Hollande, una conferenza internazionale il 7 ottobre per decidere in che modo l’Europa, pur nelle rispetto delle regole, possa premere sul pedale dell’acceleratore per la ripresa e per l’occupazione, anche alla luce del piano da 300 miliardi di investimenti lanciato da Juncker.