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Vertice Trump-Merkel: accordo Iran non basta, ok su Corea

Imagoeconomica

Non  è stato l’idillio che si è visto con il presidente francese Emmanuel Macron. L’incontro tra Donald Trump e Angela Merkel alla Casa Bianca è apparso cordiale ma freddo, confermando la scarsa sintonia tra i due leader. Donald Trump non ha rivelato se dal primo maggio applicherà i nuovi dazi su acciaio e alluminio anche all’Europa, ma nella conferenza stampa con Angela Merkel ha ribaditori con forza come per gli Usa sia un imperativo eliminare gli squilibri commerciali con l’Unione europea.

Trump è tornato a chiedere un commercio “equo e reciproco”, anche con l’Unione europea con cui sta negoziando la potenziale esenzione ai dazi su acciaio e alluminio. “Abbiamo un deficit commerciale in beni di circa – difficile da credere – 151 miliardi di dollari di cui 50 miliardi in auto e componentistica auto” aveva esordito il presidente Usa aprendo la conferenza successiva al vertice bilaterale. “Sono impegnato a ridurre con Merkel le barriere per le esportazioni Usa per trovare rimedi a questi squilibri commerciali e a rafforzare i nostri legami commerciali’, ha detto Trump dicendo che il Wto ‘non ci ha trattato bene”.

Dal canto suo Angela Merckel ha sottolineato che l’accordo sul nucleare iraniano “non è perfetto”, affermando che proseguiranno “colloqui serrati” con il partner Usa. “Ho esposto la mia posizione secondo cui questo accordo è tutt’altro che perfetto”, ha detto Merkel circa l’intesa sul nucleare iraniano, lasciando intendere tuttavia che a suo avviso è da considerarsi un punto di partenza. “Vedremo quali decisioni prenderanno i nostri partner americani”, ha aggiunto.

In conclusione, Angela Merkel sembra tornare a casa a mani vuote. Nel suo faccia a faccia con Donald Trump, durato poco più di un paio d’ore, né sui dazi né sull’accordo con l’Iran la cancelliera tedesca è riuscita a scalfire il presidente americano, in un clima di sostanziale gelo tra i due leader.

Il tycoon, salvo clamorose sorprese, dal primo maggio farà scattare le nuove tariffe sulle importazioni di acciaio (25%) e di alluminio (10%) anche nei confronti dell’Europa, respingendo così la richiesta di un’esenzione permanente avanzata nuovamente dalla Merkel a nome di tutta l’Unione europea. Questa è l’inpressione dei commentatori dopo il vertice di Washington.

Trump ha ribadito: “Basta squilibri commerciali con l’Unione europea, serve reciprocità”, quella reciprocità che per il tycoon al momento manca, a svantaggio dell’economia e dei posti di lavoro americani.

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