Le posizioni restano distanti ma cordiali tra Angela Merkel e Giuseppe Conte dopo il vertice in Germania di lunedì, a Meseberg. Venerdì si terrà il Consiglio europeo sul Recovery Fund e la cancelliera spiega che non sarà decisivo e che ne servirà un altro per riuscire a conciliare le posizioni ancora distanti tra i 27 Paesi dell’Unione e varare il Fondo di sostegno entro settembre. Merkel tuttavia spinge per un’intesa ed è consapevole che per raggiungerla servirà un compromesso. Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte, a sua volta, la esorta ad andare avanti e a non accettare i veti di pochi Paesi, i cosiddetti frugali (Austria, Danimarca, Paesi Bassi e Svezia). In particolare, la questione si focalizza sul tema della governance: disponibile la cancelliera ad affidarla ai 27, contrario Giuseppe Conte.
“È un negoziato molto difficile, ho sempre sottolineato le difficoltà ma ho cercato in modo ambizioso di rappresentare il comune obiettivo di una risposta Ue solida, forte e coordinata”, ha detto il presidente del Consiglio Giuseppe Conte nel corso della conferenza stampa finale. “L’Europa deve offrire soluzioni” ai proprio cittadini, “non illusioni e paure”, quelle “lasciamole ai movimenti nazionalisti”, ha aggiunto.
Del Recovery Fund “parleremo venerdì. Le opinioni sono ancora in parte divergenti ma penso che arriveremo ad un accordo“, ha detto Angela Merkel. La cancelliera ha sottolineato la “straordinaria disciplina” degli italiani non corso del lockdown. “L’Italia ha fatto grandi sacrifici ed è stata colpita dal virus senza colpa. Gli italiani hanno reagito in modo ammirevole”, ha aggiunto. Merkel si è detta d’accordo sul fatto che bisogna uscire dalla crisi in modo solidale, anche se non sarà facile.
“Abbiamo un compito complesso, quello di approvare sia il quadro pluriennale sia varare il Recovery fund e il cosiddetto Next generation Eu. Entrambi appoggiamo queste intenzioni e questo progetto. Per quel che riguarda le proposte di Charles Michel, ognuno ha i propri interessi”, ma “siamo d’accordo sulla struttura di base“, ha anche detto Merkel. “Questo è il momento di costruire ponti”, ha ripetutamente osservato la cancelliera.
La proposta di Charles Michel prevede che “i Paesi trattino con la Commissione su come questi fondi verranno spesi, e alla fine il Consiglio deve decidere con maggioranza qualificata. Mi sembra una buona soluzione che io potrei sostenere”, ha concluso Merkel, sottolineando comunque che è importante che la risposta europea sia poderosa, vista la gravità della crisi, e che il Recovery Fund non esca ridimensionato dal negoziato.
“L’Italia è per criteri di spesa chiari e trasparenti, non stiamo chiedendo fondi da utilizzare in modo arbitrario. In modo discrezionale sì, ma non arbitrario“, ha concluso Conte, che ha chiesto a Merkel di arrivare quanto prima ad un accordo.