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Vertice Italia-Africa: sul tavolo il Piano Mattei. Meloni: “Risorse per 5,5 miliardi di euro”. Mattarella: “Puntare a rapporto più forte”

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Il Piano Mattei “può contare su 5,5 miliardi di euro tra crediti, operazioni a dono e garanzie: circa 3 miliardi dal fondo italiano per il clima e 2,5 miliardi e mezzo dal fondo per la Cooperazione allo sviluppo”. Così la presidente del Consiglio Giorgia Meloni aprendo oggi i lavori del vertice Italia-Africa in Aula al Senato.

Mattarella e il Piano Mattei

“Insieme si va lontano”: così ieri sera, citando un proverbio africano, il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha aperto al Quirinale il vertice Italia-Africa organizzato dal governo.

“Un proverbio africano di grande saggezza recita: ‘Se vuoi andare veloce corri da solo. Se vuoi andare lontano, vai insieme a qualcuno’. Affinché il nostro sia un cammino comune, verso gli obiettivi del benessere e della pace in Africa, in Europa e nel mondo, occorre mettere in campo congiuntamente le nostre rispettive volontà”. E ancora: “L’intendimento e l’auspicio sono
quelli di poter realizzare, dopo il dialogo intenso avviato negli anni scorsi con le conferenze ministeriali Italia-Africa, un rapporto ancora più forte e strutturato tra il continente africano e il nostro Paese”.

Dando il benvenuto ai 68 ospiti della serata, insieme alla presidente del Consiglio Giorgia meloni e al ministro degli Esteri Antonio Tajani, il presidente ha poi sottolineato come serva un rapporto ben “strutturato” per la collaborazione tra Italia e Africa.

“L’intendimento e l’auspicio sono quelli di poter realizzare, dopo il dialogo intenso avviato negli anni scorsi con le conferenze ministeriali Italia-Africa, un rapporto ancora più forte e strutturato tra il continente africano e il nostro Paese. Negli anni del mio mandato ho avuto modo di apprezzare costantemente la realtà di un continente dinamico e intraprendente, dalle molteplici e profonde caratteristiche culturali, abitato da giovani donne e uomini che guardano con fiducia al futuro. La vostra presenza qui stasera – numerosa e qualificata – conferisce espressione concreta all’amicizia, salda e sincera, che unisce i nostri popoli: la Repubblica Italiana ve ne è riconoscente” ha detto il Capo di Stato nel corso del brindisi al Quirinale.

Il vertice Italia-Africa sarà l’occasione per la presentazione dei principi generali del Piano Mattei e della sua metodologia. Il governo italiano sta lavorando a questo piano, caratterizzato da un approccio “globale” e “non-predatorio”, come sottolineato dalla presidente del Consiglio. Parte essenziale per la sua realizzazione sarà la condivisione e la collaborazione con gli Stati africani, sia nelle fasi di elaborazione, sia nella fase di definizione e attuazione dei progetti che lo compongono.

Meloni: “Vogliamo presentare il Piano Mattei”

La premier Meloni ha parlato, prima dell’inizio del vertice, ai microfoni del Tg1. “L’obiettivo è presentare ai Paesi africani la nostra visione, alla base del Piano Mattei, significa un approccio nuovo, non predatorio, non paternalistico ma nemmeno caritatevole, un approccio da pari a pari per crescere insieme”. Queste le parole della premier. “Abbiamo stabilito delle materie su cui lavorare e dei paesi pilota in cui avviare i primi progetti e poi vogliamo dialogare con tutti gli altri” ha aggiunto la premier. “I vantaggi per l’Italia sono innumerevoli, tutto quello che accade in Africa ci coinvolge, per noi è fondamentale uno sviluppo adeguato del continente africano”, ha concluso Meloni.

E sui migranti, “l’approccio europeo è cambiato completamente sul tema migratorio: quando siamo arrivati si parlava solo di come redistribuire i migranti irregolari, oggi si parla solo di come difendere i confini esterni, ed è un nostro merito. Credo che sia giusto l’approccio avviato con la Tunisia, si cominciano a vedere i primi risultati ma è un lavoro enorme che va fatto giorno per giorno, e non bisogna mollare la presa. Quello che abbiamo fatto in Tunisia va replicato con altre nazioni e ci stiamo lavorando” ha detto la presidente del Consiglio.

Italia-Africa: chi partecipa al vertice

Il vertice di oggi è il primo elevato a rango di vertice di capi di Stato e di governo, contrariamente agli incontri precedenti che si erano sempre svolti a livello ministeriale. Parteciperanno 25 capi di Stato e di governo, 11 ministri degli Esteri, rappresentanti dell’Unione Africana e di varie organizzazioni delle Nazioni Unite, oltre ai vertici europei come la presidente del Parlamento Roberta Metsola, il presidente del Consiglio europeo Charles Michel e la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen: è il segno di un asse sempre più solido fra la presidente della Commissione europea e Meloni, che hanno sviluppato un certo feeling soprattutto sui dossier legati all’immigrazione e alla cooperazione con i Paesi africani.

Tra i partecipanti manca la Nigeria, lo stato più grande dell’Africa, che svolge un ruolo cruciale soprattutto nell’area occidentale, attualmente afflitta dal caos in Niger.

Il programma della giornata

La giornata di oggi sarà intensa con cinque sessioni di lavoro. Il vertice inizierà con la foto di rito e il saluto istituzionale del presidente del Senato, Ignazio La Russa. La sessione plenaria vedrà gli interventi di vari leader, tra cui la premier Meloni, il vicepremier e ministro degli Esteri Tajani, il presidente dell’Unione Africana Assoumani, il presidente della Commissione dell’Unione Africana Faki, il presidente del Parlamento europeo Metsola, il presidente del Consiglio europeo Michel, il presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen, e il vice segretario Generale delle Nazioni Unite Mohammed.

La prima sessione di lavoro affronterà la ‘Cooperazione in campo economico e infrastrutturale’ con interventi introduttivi di Matteo Salvini, vicepremier e ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, del responsabile dell’Economia Giorgetti e del ministro delle Imprese e del Made in Italy, Urso. La seconda sessione riguarderà la ‘Sicurezza alimentare’ con interventi del vicepremier e ministro degli Esteri Tajani e del ministro dell’Agricoltura e della Sovranità Alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida.

La terza sarà focalizzata sulla ‘Sicurezza e transizione energetica’ con la partecipazione del ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, Gilberto Pichetto Fratin. La quarta tratterà di ‘Formazione professionale e cultura’ con interventi del ministro dell’Istruzione e del merito, Giuseppe Valditara, della ministra dell’Università e della Ricerca, Anna Maria Bernini, e del ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano.

Infine, l’ultima sessione si concentrerà su ‘Migrazioni, mobilità e questioni di sicurezza’ con gli interventi del ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, e del ministro della Difesa Guido Crosetto.

Alla conclusione della giornata è prevista una conferenza stampa finale.

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