Il vertice informale dell’Unione Europea è stato tale. E di fatto non è emersa nessuna grande novità. Si è rafforzato l’asse italo-francese con le proposte per stimolare la crescita, che però hanno continuato a vedere l’opposizione della Germania.
EUROBOND – Il presidente francese François Hollande e il primo ministro italiano Mario Monti hanno ribadito la necessità di emettere eurobond. Secondo il premeir italiano, l’idea di obbligazioni sovrane euopee è tra le idee più forti uscite dal G8 dello scorso week-end. Anche il presidente della Commissione Ue, José Manuel Barroso, ha espresso un giudizio favorevole a riguardo. Ma il cancelliere tedesco Angela Merkel continua a non volerne sapere. “Per ora c’è l’idea da parte della Germania“, ha spiegato Hollande, “che gli eurobond possano solo essere un punto di arrivo, mentre per noi sono un punto di partenza“. I due premier pro-eurobond non si arrendono: “Continuiamo a cercare un compromesso ma non ci siamo ancora”, ha aggiunto il presidente francese.
FISCAL UNION – Ma il presidente della Banca centrale europea, Mario Draghi, ha sottolineato che l’emissione di eurobond non avrebbe senso fino a quando l’Eurozona non diventerà in qualche modo una vera fiscal union. “Gli eurobond hanno senso se c’e’ un’unione di bilanci”, ha dichiarato, “altrimenti non hanno senso”. E a questo sembrava riferirsi Monti quando ha detto che per la crescita “occorre fare di più”, occorre “un momento decisionale più intenso e maggiore presa di coscienza dell’Ue”.
FONDI STRUTTURALI e RICAPITALIZZAZIONE BEI – La Francia propone anche di mobilitare gli 80 miliardi di Fondi strutturali non utilizzati e di potenziare le risorse della Banca Europea per gli Investimenti.
