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Versamenti bancari in contanti, in arrivo nuova tassa

Una tassa sui versamenti bancari in contanti superiori ai 200 euro e l’introduzione degli scontrini e delle fatture digitali tra privati dal 2017. Queste le due principali misure che il Consiglio dei ministri esaminerà il 20 febbraio per contrastare l’evasione fiscale aumentando la tracciabilità dei pagamenti.

Nel dettaglio, il primo intervento dovrebbe essere realizzato mediante un bollo proporzionale all’entità del versamento che alcune categorie, come i commercianti, effettuano quotidianamente in banca. La novità punta a incentivare l’utilizzo della moneta elettronica e avvantaggerà non solo lo Stato, ma anche gli istituti, che vedranno crescere gli utili derivanti dalle operazioni di accredito elettronico e taglieranno i costi per la gestione di denaro in contanti.

La seconda misura, invece, punta a far scomparire il tradizionale scontrino cartaceo e comporterà (fra due anni) l’obbligo per tutti i commercianti e gli artigiani di memorizzare i corrispettivi giornalieri e di trasmetterli telematicamente al Fisco, che potrà verificare la posizione fiscale del contribuente in ogni momento. La trasmissione telematica di scontrino e fattura sarà possibile non solo con i nuovi registratori di cassa, ma anche via tablet e smartphone.

Il governo pensa anche a rafforzare l’uso del POS per i pagamenti con bancomat e carta di credito o debito, ad esempio introducendo sgravi fiscali nella forma di un credito d’imposta per chi decida di ammodernare i propri sistemi di pagamento. In verità, ormai dal 30 giugno è in vigore l’obbligo di accettare i pagamenti superiori ai 30 euro anche attraverso le varie forme di moneta elettronica, ma la regola è stata ampiamente ignorata, poiché la legge non prevede sanzioni per chi non la rispetta.

Per quel che riguarda nello specifico i professionisti, dovranno trasmettere per via telematica al Fisco i dati relativi non solo alle fatture emesse, ma anche a quelle rettificative e a quelle ricevute. Saranno tenuti inoltre a mantenere nella propria contabilità i dati sulle transazioni finanziarie d’importi pari o superiori a mille euro con soggetti non residenti. Infine, per i professionisti saranno previste le fatture elettroniche, che consentiranno d’incrociare i dati con le informazioni già disponibili al Fisco attraverso l’Anagrafe Tributaria e l’Anagrafe dei conti correnti.

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