Verizon, la cui quota del 45% era stata ceduta da Vodafone lo scorso settembre per la cifra record di 130 miliardi di dollari, fa bingo nel secondo trimestre 2014. Il gruppo di telefonia statunitense ha infatti visto crescere dell’88% i profitti, grazie all’aumento dei contratti per i servizi per tablet e all’acquisizione della quota del 45% di Verizon Wireless che ancora non possedeva completata a febbraio. L’acquisto secondo le previsioni sosterrà l’utile per tutto il 2014 e darà alla società più flessibilità in futuro.
Nei tre mesi la società ha dunque messo a segno profitti per 4,21 miliardi di dollari, 1,01 dollari per azione, contro i 2,5 miliardi, 78 centesimi per azione, dello stesso periodo dell’anno scorso. Escludendo le voci straordinarie, l’utile è salito da 73 a 91 centesimi per azione. Il fatturato è cresciuto del 5,7% a 31,48 miliardi, il maggiore tasso di crescita in sei trimestri. Gli analisti attendevano profitti per 90 centesimi per azione su un giro d’affari di 31,12 miliardi di dollari.
La società ha aggiunto 1,4 milioni di abbonati per i servizi wireless (contro i 539.000 del primo trimestre), 1,15 milioni per i servizi tablet e 304.000 per quelli telefonici. Complessivamente, la società ha 104,6 milioni di clienti retail, il 4,6% in più rispetto all’anno scorso. Il fatturato generato dalle attività wireless è cresciuto del 7,5% a 21,5 miliardi di dollari. Gli abbonati che hanno cancellato il servizio sono stati lo 0,94% del totale, contro lo 0,93% dello stesso periodo dell’anno scorso.