Rientra ma solo parzialmente l’allarme a Venezia: la nuova marea prevista per venerdì è stata meno intensa del previsto e pertanto già in serata è stato riaperto il transito in piazza San Marco, a seguito della diminuzione del livello di marea sotto i 140 cm. Ripreso anche gradualmente il servizio di navigazione AVM/Actv: i collegamenti sono stati riattivati con condizioni di marea “+95”. Proprio perché la situazione è adesso relativamente più tranquilla, il Comune di Venezia sta mettendo in guardia da messaggi diventati virali sui social network su presunte previsioni allarmistiche di picchi di marea per le prossime ore: “Si tratta di contenuti completamente privi di fondamento – avverte una nota del Comune – e si invita la cittadinanza a informarsi solo attraverso canali ufficiali”.
“L’Amministrazione monitorerà l’esistenza di eventuali messaggi fake – conclude la nota – valutando anche la possibilità di procedere con denunce all’Autorità giudiziaria per procurato allarme”. Le maree eccezionali di questi giorni a Venezia (martedì 187 cm, mercoledì 144, venerdì 154 cm) hanno battuto diversi record: mai infatti, dal 1872, si erano presentati due eventi di acqua alta superiori ai 150 centimetri nello stesso anno, men che meno nella stessa settimana. Lo segnala il centro previsioni maree del Comune. Allo stesso modo, mai dal 1872 Venezia aveva visto 3 eventi mareali superiori a 140 cm nello stesso anno, ancor di più nella stessa settimana.
Intanto prosegue la conta dei danni. Mentre il sindaco della città lagunare Luigi Brugnaro è stato nominato commissario per l’emergenza, è stato stimato che solo la società di trasporto pubblico Actv ha subito danni stimabili in quasi 20 milioni di euro. Per non parlare dei danni al patrimonio culturale: “Un censimento dei danni è in atto, per fortuna non sono irreparabili ma i danni ci sono”, ha detto il ministro per i Beni culturali Dario Franceschini al termine del sopralluogo compiuto insieme al Patriarca Francesco Moraglia nella Basilica di San Marco. “La cripta è stata invasa dalle acque e si stanno gestendo i danni. Rispetto ai 20 milioni stanziati in Consiglio dei ministri serve ben altro, abbiamo pensato di rifinanziare la legge speciale per Venezia e di fare tutto il possibile non solo in termini di risorse ma anche di norme perché Venezia è città che richiede regole particolari”.
Oltre alla Basilica di San Marco secondo il ministro “sono più di 50 le chiese che hanno avuto danni e sono state invase dall’acqua. Abbiamo presentato un emendamento che consentirà di estendere l’Art Bonus, l’incentivo fiscale per chi dona per il recupero del patrimonio culturale, anche a tutto il patrimonio ecclesiastico a Venezia”. Intanto un emendamento del Pd alla manovra propone uno stanziamento da 200 milioni nei prossimi due anni per Venezia.