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Veneto Banca, ultimatum Bce: o spa e aumento o scatta la crisi

Subito la trasformazione in spa, l’aumento di capitale e la quotazione in Borsa oppure scatta la crisi: è l’ultimatum della Bce alla Veneto Banca alla vigilia dell’assemblea straordinaria di domani che pone l’istituto di Montebelluna davanti a un bivio drammatico

Veneto Banca, ultimatum Bce: o spa e aumento o scatta la crisi

L’assemblea straordinaria della Veneto Banca che si terrà domani si troverà davanti a un bivio drammatico: o approverà subito e in toto un pacchetto in tre mosse – la trasformazione in spa, l’aumento di capitale e la richiesta di quotazione in Borsa – oppure scatterà la crisi con i provvedimenti conseguenti. E’ l’ultimatum lanciato alla vigilia dell’assise dalla Bce alla banca di Montebelluna che sarà obbligata a leggerla in assemblea.

Dopo il clamoroso ma inevitabile deprezzamento delle azioni, venuto a galla a seguito della riforma delle banche popolari che ha bandito le gestioni opache e i giochini di potere dei ras locali delle Popolari all’ombra del voto capitario, la Veneto Banca vive ore tormentate che per molti piccoli risparmiatori rasentano l’autentico dramma sociale.

Per voltare pagina ed evitare la bancarotta della banca serve una cura drastica, che è quella imposta dalle cose prima ancora che dalla Bce: la trasformazione in spa come prevede la riforma, l’inevitabile aumento di capitale e successivamente la richiesta di quotazione in Borsa dell’istituto.

I mugugni e i dissensi nel corpo sociale della banca si sprecano anche se le associazioni dei piccoli azionisti stanno facendo un’opera di utile informazione ma, se l’assemblea dovesse bocciare le proposte avanzate dal board le conseguenze sarebbero immediate e molto pesanti perché Veneto Banca potrebbe non essere più in grado di contare su un capitale sufficiente a “ripristinare i coefficienti patrimoniali ai livelli di vigilanza”. In tali circostanze – ricorda senza troppi giri di parole la Bce – Veneto Banca potrebbe trovarsi in una situazione di crisi o dissesto, con conseguente sottoposizione del Gruppo a provvedimenti da parte delle competenti autorità”.

Per evitare lo stato di crisi, segnala la Bce, l’assemblea di domani dovrà approvare tutt’e tre le misure indicate dal piano di rilancio del board. Altrimenti sarà tempesta.

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