Alt dalla Bce alla cessione del 51% di Banca Intermobiliare da parte di Veneto Banca ad una cordata di investitori.
La Banca Centrale Europea ha comunicato la sua di decisione di bloccare l’operazione ieri a mercati chiusi alla cordata di investitori “concedendo agli istanti la facoltà di presentare osservazioni entro il 19 giugno prossimo in merito ai fatti e agli addebiti in forza dei quali la decisione sarebbe adottata”.
L’operazione di cessione della maggioranza di Banca Intermobiliare, definita alla fine del 2014, prevedeva il pagamento di 289 milioni, pari a 3,6 euro per azione Bim, e una successiva opa sul resto del capitale.
Il gruppo di investitori (Gestinter S.p.A., Piovesana Holding S.p.A., MA.VA. s.s., Duet BIM S.A., Romed S.p.A., Pietro S.p.A., Castello s.s., Luca Cordero di Montezemolo, Dad&Son srl, Pietro Boffa, Gianfranca Cullati, Serfin Servizi Finanziari, Alessandro federici, Valentina Nasi, Artex srl, MI.MO.SE. S.p.A., Fabio e Marta Viani, Mario Piantelli, Turati Investiments e Italvalv srl) “si riserva di valutare le argomentazioni svolte a supporto di quanto notificato dalla Banca centrale Europea e di attivarsi per difendere i propri diritti”.
Sulla scia della decisione della Bce di negare alla cordata l’acquisto della quota di controllo il titolo di Banca Intermobiliare cala a picco in Borsa perdendo oltre l’11%.