Parte male Piazza Affari dopo l’exploit di ieri. A penalizzare il listino milanese, che apre peggio degli altri mercati europei perdendo quasi mezzo punto percentuale intorno alle 10, sono le prese di beneficio sui titoli bancari dopo il rally di ieri: perdono tra il 3 e il 4% Bpm, Banco Popolare, Unicredit e Ubi Banca. Male anche Intesa Sanpaolo, anche se con perdite più ridotte.
Il miglior titolo in questa mattinata è sicuramente Telecom Italia, che dopo l’assemblea di ieri guadagna oltre il 3%: nel pomeriggio i vertici dell’azienda saranno ascoltati dalle commissioni congiunte di Camera e Senato. Ieri, sul tema banda larga e sulla sfida con Enel (che ha l’accordo con Cdp per Metroweb), l’ad Cattaneo è intervenuto aprendo ad una possibile collaborazione: “Dove ci sono possibilità – ha detto a proposito di accordi sulla rete – o perché lo fa a un costo inferiore non siamo contrari a individuare sinergie”.
Sono in territorio positivo anche i titoli energetici, trascinati dal balzo del petrolio che sfonda quota 50 dollari al barile: per la precisione, il Brent è salito a 50,1, mentre il Wti è in prossimità a 49,9. Di conseguenza Tenaris guadagna oltre il 2%, Eni e Saipem poco meno dell’1%.
Si riduce lo spread Btp-Bund, nettamente sotto i 130 punti base (intorno alle 10 è sui 127), mentre l’euro si conferma tendenzialmente debole sul dollaro: oggi vale 1.117 USD, dopo aver toccato anche 1.116 intorno alle 9,30 di questa mattina.