Caduta verticale per le vendite auto in Europa: il declino che si era fatto percepire nei mesi estivi è stato seguito da un vero e propio crollo in settembre quando le immatricolazioni di auto nuove sono diminuite del 25,2% a 972.723 unità. La media riguarda la Ue, i paesi Efta e la Gran Bretagna messi insieme. Nel periodo difficile che attraversa il mercato dell’auto si fa dunque sentire anche il blocco delle produzioni dovuto alla carenza di microchip, le componenti elettroniche indispensabili e sempre più difficili da reperire per fare fronte all’aumento della domanda. Una “carestia” che ha costretto a rallentare le produzioni e a chiudere gli impianti con impatto sull’offerta dei prodotti.
Gli ultimi dati diffusi dall’Acea, l’associazione europea dei costruttori sono un vero bollettino di guerra. Nella Ue propriamente detta le nuove immatricolazioni sono scese del 23,1% a 718.598 unità. “La debole performance del mese scorso – afferma Acea – ha accomunato tutti i principali mercati europei che hanno registrato cali a doppia cifra: Italia (-32,7%), Germania (-25,7%), Francia (-20,5%) e Spagna (-15,7%)”.
La differenza si nota in paragone ai primi 9 mesi dell’anno in corso quando le immatricolazioni complessive (Ue, Efta e Uk) sono salite del 6,6% rispetto all’analogo periodo del 2020, in crescita di 7,5 milioni di veicoli, per effetto del rimbalzo delle vendite di inizio d’anno che ha contribuito a mantenere i volumi complessivi in territorio positivo.
Se poi allarghiamo l’orizzonte e scendiamo nel dettaglio dei singoli Paesi, nei primi 9 mesi dell’anno l’Italia ha registrato l’aumento più alto finora nella Ue(+20,6%), seguita da Spagna (+8,8%) e Francia (+8%). Il mercato automobilistico tedesco è invece tornato in territorio negativo (-1,2%).
Il gruppo Stellantis (Fiat, Jeep, Lancia/Chrysler, Alfa Romeo, Peugeot, Opel/Vauxhall, Citroen e Ds) in settembre ha fatto registrare un calo del 30,4% delle vendite a fronte di un incremento dell’8,1% nei primi nove mesi. La quota di mercato del gruppo italo-francese è scesa a settembre al 18,4% dal 19,8% di un anno prima. Analogo l’andamento delle vendite del gruppo Volkswagen (Audi, Skoda, Seat, Porsche e lo stesso Volkswagen) in calo del 29,7% con una diminuzione della quota di mercato dal 22,7% al 21,3%. È andata leggermente meglio per Renault (-24,2% per le immatricolazioni) mentre Hyundai (incluso il marchio Kia)registra un balzo di Hyundai di +26,9% per le immatricolazioni e un aumento della quota di mercato dal 6,6% all’11,1%. Rimane stabile il peso del mercato di BMW, cresce Toyota e diminuisce Daimler.