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Vaticano: con Papa Francesco migliora il rating etico, outlook positivo da Standard Ethics

L’agenzia Standard Ethics ha aggiornato con outlook positivo il rating EE- sullo Stato della Città del Vaticano -I recentissimi provvedimenti nel settore finanziario e della trasparenza si muovono dichiaratamente nella direzione della Convezione delle Nazioni Unite del 2003 – Ammodernamento legislativo convincente ed incisivo

Vaticano: con Papa Francesco migliora il rating etico, outlook positivo da Standard Ethics

L’outlook etico del Vaticano per Standard Ethics “positivo”. Già perché anche lo Stato della Città del  Vaticano (Scv) ha il suo rating di sostenibilità emesso dall’agenzia guidata dall’economista Jacopo Schettini Gherardini per la prima volta a febbraio con EE- (a metà strada tra i meno virtuosi, E-, e i più virtuosi EEE). E oggi si è guadagnato un outlook positivo che prelude a un possibile futuro miglioramento del rating grazie ai recenti cambiamenti introdotti da Papa Francesco culminati ieri con il rafforzamento delle sanzioni penali sui delitti sui bambini e l’abolizione dell’ergastolo.

“I recentissimi provvedimenti nel settore finanziario e della trasparenza – commenta Standard Ethics – si muovono dichiaratamente nella direzione della Convezione delle Nazioni Unite del 2003 contro la corruzione, ed introducono anche interessanti innovazioni legislative sulla responsabilità amministrativa delle persone giuridiche, doverosi adeguamenti nel caso dei reati contro i minori, validi rafforzativi della cooperazione ed assistenza giudiziaria internazionale”.

Al momento dell’emissione del rating qualche mese fa, infatti, Standard Ethics aveva evidenziato criticità nella trasparenza e rendicontazione delle finanze e delle istituzioni finanziarie (si vedano le leggi del 2010 in esecuzione alla Convenzione Monetaria tra lo Scv e l’Unione europea del 17 dicembre 2009) e il momento di transizione della legislazione interna in merito agli abusi verso i minori (si rimandava alle recenti modifiche nelle Normae de gravioribus delictis). Tutti i punti evidenziati sono però stati oggetto di recenti interventi culminati con l’adozione delle riforme rese note ieri.

Così l’agenzia di rating, che tiene conto della formale distinzione tra Scv e Santa Sede e della sua particolare tradizione istituzionale, ha valutato positivamente l’incisività della normativa ritenendo convincente il processo di ammodernamento.

Oggi, inoltre, il promotore di giustizia vaticano (l’omologo di un pm italiano) ha disposto il congelamento dei fondi intestati presso lo Ior a mons. Nunzio Scarano, indagato da due procure italiane in relazione a operazioni sospette. “Lo Ior –ha ribadito padre Federico Lombardi, direttore della Sala stampa della Santa Sede – sta seguendo una linea chiara di identificazione sistematica e di tolleranza zero nei confronti di tutte quelle attività che siano illegali o estranee agli Statuti dell’Istituto, siano esse condotte da laici o ecclesiastici”.

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