Nel primo pomeriggio il ministro delle Finanze greco, Yanis Varoufakis, che sta effettuando un giro di visite tra grandi capitali europee nel tentativo di trovare aiuti, ha incontrato a Roma il suo omologo italiano Pier Carlo Padoan. Il discusso esponente ellenico, che ha di recente dovuto abandonare la guida del negoziato coi creditori al più gradito sottosegretario ai rapporti internazionali, Euclid Tsakalotos, ha portato tre buone notizie. Oltre al rimborso di 200 milioni al Fondo Monetario Internazionale, oggi la Grecia ha collocato titoli di Stato con scadenza a 6 mesi per 1,137 miliardi di euro al tasso del 2,97%, lo stesso offerto nella precedente asta di aprile.
Buona la domanda con un rapporto di copertura pari a 1,30, segno che gli investitori non sono in ritirata. Inoltre, il tasso di disoccupazione del Paese rilevato a febbraio è calato al 25,4% dal 25,6% di gennaio. Sempre un’enormità, ma almeno non si registrano peggioramenti. Al termine dell’incontro al Tesoro, Varoufakis ha detto: “Sono molto fiducioso per l’Eurogruppo di lunedì. Con il ministro Padoan abbiamo avuto un intenso dibattito con un comune interesse, un comune linguaggio e uno scopo condiviso”.
Secco però il commento di Jeroen Dijsselbloem, presidente dell’Eurogruppo: “Restano ancora da risolvere molti problemi. Non ci sarà nessun accordo lunedì prossimo”. Più possibilisti invece il premier greco Alexis Tsipras e il presidente della Commissione europea Jean-Claude Juncker, che in una nota congiunta dopo una telefonata hanno dichiarato che “ci sono progressi”.