Più di 1000 euro al minuto. Per un totale di 24 mila euro. Tanto sarebbe costata la comparsata a «Che Tempo che fa» dello scorso 27 settembre di Yanis Varoufakis. A rivelarlo è lui stesso in una lunga lista pubblicata sul suo blog con gli interventi fatti all’estero, i viaggi e le relative spese. Lo stesso Varoufakis ha partecipato a un dibattito politico della Bbc, la tv pubblica britannica, senza essere pagato e viaggiando in classe “Economy” fino a Cambridge. Mentre, come si legge dal blog, per arrivare negli studi italiani della Rai ha volato in prima classe.
Tutto nasce dalla denuncia mossa a Varoufakis dal quotidiano conservatore britannico Daily Telegraph che ieri, citando il settimanale grecoProto Thema, ha sostenuto che l’ex ministro si faccia pagare 55.000 euro per un discorso «fuori dall’Europa» mentre le tariffe sono più modiche, 4.000 euro, per lo stesso “speech” nel Vecchio Continente, fino a un minimo di 1.300 euro per una lezione in un’università. Tutto falso, secondo il diretto interessato che oggi ha lanciato l’operazione “Trasparenza Ovunque” per fare luce sui suoi introiti e invitare le istituzioni europee a fare altrettanto. Il caso sembra tutt’altro che chiuso e arriva a toccare la Rai, il servizio pubblico italiano. Già si sono scatenate le reazioni politiche, con esponenti delle opposizioni che chiedono un chiarimento da parte della commissione di Vigilanza Rai, previsto entro oggi.