La mostra, curata da Colleen Yarger, capo dipartimento ad interim e curatrice del catalogo della Mellon Collection, presenta una preziosa selezione di opere provenienti dalla Mellon Collection of French Art dal Virginia Museum of Arts e copre un arco cronologico dalla metà dell’Ottocento ai primi decenni del Novecento, compreso tra il Romanticismo e il Cubismo, passando attraverso l’Impressionismo.
Figlio dell’imprenditore Andrew Mellon, uomo tra i tre più ricchi d’America, banchiere e Segretario al Tesoro degli Stati Uniti, anch’egli importante collezionista d’arte, che fu determinante per la nascita della National Gallery of Art di Washington nel 1937, Paul Mellon ha donato alla National Gallery oltre mille opere provenienti sia dalla collezione del padre che dalla propria.
I suoi studi a Yale e a Cambridge lo portarono ad avere un grande interesse nei confronti dell’arte inglese, ma iniziò ad acquistare opere d’arte francese solo dopo il matrimonio con Bunny Lambert, appassionata d’arte francese.
Donarono opere alla National Gallery di Washington ma anche al Virginia Museum of Fine Art di Richmond. E sono proprio queste opere d’arte francese a essere esposte a Palazzo Zabarella.
La mostra si apre con Mounted Jockey (Fantino a cavallo) di Théodore Géricault e Young Woman Watering a Shrub (Giovane donna che annaffia un arbusto) di Berthe Morisot.
Da un lato, Paul Mellon era un amante dei cavalli e il fatto che Géricault fosse stato in Inghilterra per studiare le opere di George Stubbs, uno dei pittori di genere animale da lui preferiti, giocò un ruolo fondamentale nel suo interesse verso l’arte francese. Dall’altro, la passione della moglie Bunny si specchia nell’opera dell’artista francese che ritrae la sorella mentre si prende cura delle piante nella sua casa di famiglia.
Nella mostra troviamo esempi di arte francese a soggetto equestre, tra cui i ritratti di cavalli di Eugène Delacroix e Théodore Géricault e scene di competizioni ippiche di Edgar Degas, del quale viene esposta anche una serie di quattro sculture, e con i quadri di natura morta, ovvero di fiori, dipinti da maestri quali Alfred Sisley, Vincent van Gogh, Henri Fantin-Latour, Odilon Redon, che testimoniano la passione che Rachel Lambert Mellon coltivò per il giardinaggio e l’orticultura.
Parigi, per tutto il XIX secolo fu la città che maggiormente ispirò gli artisti. I lavori di van Gogh, Pierre Bonnard, Maurice Utrillo rivelano sia vedute famose che poco conosciute, luoghi di festa e scorci delle strade e dei vicoli della capitale francese.
Inoltre sono esposti opere di ritratti dipinti da maestri quali Gustave Courbet, Edgar Degas, Claude Monet, Pierre-Auguste Renoir, Paul Cézanne.
In un’altra sezione spicca A Man Docking His Skiff(Uomo che ormeggia la propria barca)di Gustave Caillebotte, nel quale l’artista rivela la sua grande capacità nel cogliere le macchie di luce e di ombra, senza dimenticare i dipinti di Eugène Boudin, Édouard Manet, Berthe Morisot che ritraggono la vita sulle spiagge d’inizio secolo scorso.
Una delle passioni di Bunny Mellon era l’arredamento. Conosciuta come esempio di buon gusto, Bunny arredò le sue case con rigore e squisita raffinatezza, accogliendo ospiti come Elisabetta II d’Inghilterra, il Principe del Galles o l’amica Jacqueline Kennedy che la volle come sua consigliera per arredare le sue molte abitazioni. Un gusto che troviamo nelle opere di Felix Vallotton, Henri Matisse, Paul Gauguin, Raoul Dufy che propongono vedute d’interno. Tra queste, si segnala The Chinese Chest of Drawers (La cassettiera cinese), capolavoro di natura morta cubista di Pablo Picasso, che rappresenta la volontà delle avanguardie di abbattere concetti e confini stilistici in cerca di nuove espressioni.
Non manca la campagna francese con opere come Field of Poppies, Giverny (Campo di papaveri, Giverny) di Claude Monet, caratterizzato da una larga banda di colore rosso che divide lo sfondo dal primo piano, o come dipinti di piccole dimensioni di Georges Seurat, Kees van Dongen e Vincent van Gogh che trasformano il paesaggio rurale in una orchestrazione di atmosfera, energia e pura luce.
Chiude idealmente la mostra, una raffinata selezione di opere impressioniste, con due paesaggi di Monet, un ritratto di Renoir e una delle famose ballerine di Degas.
Mostra organizzata dal Virginia Museum of Fine Arts.
VAN GOGH, MONET, DEGAS.
The Mellon Collection of French Art from the Virginia Museum of Fine Arts
Padova, Palazzo Zabarella (via degli Zabarella, 14)
26 ottobre 2019 – 1° marzo 2020
Immagine di copertina: Vincent van Gogh (1853-1890). Margherite, Arles (Daisies, Arles), 1888. Olio su tela, 33×42 cm. Virginia Museum of Fine Arts, Collection of Mr. and Mrs. Paul Mellon, 2014.207. Image © Virginia Museum of Fine Arts.