Credito, regole del mercato e fisco. Questi i tre argomenti al centro dell’appuntamento di oggi a Roma tra imprese, economisti e istituzioni: “Gli Stati Generali della Piccola Impresa e delle Professioni”. All’evento, promosso da Valore Impresa, partecipanti da tutta Italia per un confronto-incontro che generi idee e modelli che possano imporsi sulle politiche di indirizzo legislativo, influenzando consiglieri economici e mediatori istituzionali.
Nel corso dell’appuntamento, Valore Impresa ha chiesto a governo e Parlamento un intervento legislativo articolato su tre fronti:
- Permettere anche alle Pmi, oltre che ai privati cittadini, di ottenere la cancellazione delle posizioni dopo aver regolarizzato i rapporti debitori con gli istituti di riferimento.
- Ridurre i temi necessari ai Sistemi di Informazioni Creditizie per effettuare la cancellazione, imponendo alle stesse Sic di inviare una nuova visura dopo la cancellazione.
- Ordinare alle banche e alle Sic di indicare sulla visura la data in cui si è verificato il ritardo di pagamento della prima rata del finanziamento o mutuo.
“E’ necessario – spiega Gianni Cicero, presidente di Valore Impresa – creare un equilibrio tra mondo delle scuola e mondo del lavoro, nello specifico è necessaria un’attività di raccordo concreto tra mondo universitario e mondo imprenditoriale, inserendo da una parte gli studenti nelle aziende di Valore Impresa con l’intercessione delle agenzie provinciali del lavoro secondo l’attività di stage e dall’altra favorire il sostentamento di start up con l’inserimento di tutor imprenditoriali. Affiancare ai giovani la figura di imprenditori che hanno già esperienza e hanno già un consolidato posizionamento nel mercato dove la start deve operare, eviterà la solita iniziativa di finanziamento asettica che salverà il naufragio dell’attività imprenditoriale. Un azione di tutoraggio in tal senso favorirà soprattutto le giovani leve imprenditoriali”.