Condividi

Vaciago: “L’arrivo del Qe è sicuro ma basterà a far ripartire l’economia europea?”

INTERVISTA A GIACOMO VACIAGO, economista della Cattolica di Milano – “Il Qe non può essere che un’operazione di mercato ma riportare l’inflazione europea all’1,8 nel 2017 non sarà facile. Ci aspettiamo che Bce compri titoli, Btp e Bonos compresi, per 200 miliardi al mese” – “Per le banche la stagione degli aumenti di capitale non è finita”.

Vaciago: “L’arrivo del Qe è sicuro ma basterà a far ripartire l’economia europea?”

Professor Vaciago, è fatta. Dopo il via libera dell’Avvocatura del Consiglio Europeo all’Omt, Mario Draghi ha le mani più libere sul Qe. “Alt. Non confondiamo il Quantitative Easing con l’Omt. E non dimentichiamo che l’avvocato spagnolo del Consiglio di Stato ha emesso solo un parere sulla legittimità ai fini del trattato del piano di acquisti approvato nel settembre 2012.  Per la sentenza ci vorranno ancora alcuni mesi. Poi, tra un anno la Corte di Karlsruhe si pronuncerà sul rispetto della Carta costituzionale tedesca. Insomma, al solito, il meccanismo europeo è lento e proteso al passato”.

Parla così Giacomo Vaciago, economista di lungo corso, alla vigilia della settimana più lunga nella storia della Banca Centrale Europea. L’avvio del Qe, a suo dire, è ormai scontato, al di là delle resistenze e delle obiezioni, più o meno capziose. “Ma il problema serio è un altro – aggiunge – Sarà sufficiente a far ripartire l’economia europea ormai vittima di un violento credit crunch? Non sarà facile”.

Molto dipenderà dalle caratteristiche dell’operazione. A suo dire che forma avrà il Quantitative Easing all’europea?

“Partiamo dall’Omt. In quel caso la Bce opera per conto dei governi dell’Eurozona. Il principio è che, di fronte alla richiesta di aiuto da parte di uno Stato in difficoltà, la banca centrale attiva un meccanismo di salvataggio con il consenso degli altri Stati. L’Avvocatura, al proposito, si premura di raccomandare di motivare meglio, sul piano giuridico, le modalità dell’intervento. Ma una cosa non è in discussione: la Bce in questo caso si muove a sussidio delle scelte della politica. Non ha senso chiedersi se sia pro o contro la Merkel, insomma, perché la Bce in questo caso si muoverà solo se lo chiede la Merkel”.

In che cosa differisce il varo del QE?

“Qui i governi non c’entrano. Si tratta di un’operazione che riguarda solo ed esclusivamente il mandato della Bce che è di mantenere il livello dell’inflazione poco sotto il 2 per cento, un obiettivo che è stato mancato in questi anni. Da molto, troppo tempo la Bce non fa il suo mestiere, per cui si è creata una disoccupazione da mancata inflazione, nell’ordine di almeno un milione di unità. Un disoccupato potrebbe legittimamente far causa alla Bce sostenendo che la sua situazione dipende dal mancato rispetto del mandato da parte della banca centrale”.

Perciò la Banca Centrale non deve chiedere permesso a nessuno…

“Guai se lo facesse. Del resto, la situazione di oggi è molto diversa da quella del 2012, quando venne elaborato il piano Omt. Lo spread, oggi, non è un problema. Il vero nodo è l’inflazione che non c’è e che condiziona gli atteggiamenti di tutti i soggetti economici. Nemmeno il calo del petrolio è vissuto come un fatto positivo, in una situazione come questa. Eppure io quest’anno risparmierò 2 mila euro tra benzina e riscaldamento”.

Forse pesa l’incertezza sulle modalità del bazooka di Draghi. Quali titoli comprerà? Che effetto avrà se la Bce si limiterà ad acquistare emissioni non inferiori ad AAA-?

“E chi lo mette questo vincolo? E con quale logica? Al di là delle chiacchiere, il Qe non può essere che un’operazione di mercato e, come tale, deve rispondere a logiche di mercato. L’unico vincolo è di offrire i titoli che il mercato è pronto ad assorbire. E l’unica condizione da rispettare è portare l’inflazione Ue, oggi troppo vicina allo zero, all’1,8% nel 2017. E non sarà facile. A conferma che si tratta di un’operazione di mercato, a differenza dell’Omt, stavolta deve essere fissato un limite, come ha gà anticipato Draghi parlando di un bilancio della Bce a 3 mila miliardi. In sintesi, mi aspetto un comunicato di questo tipo: da domani la Bce comincia a comprare titoli al ritmo di 200 miliardi al mese con l’obiettivo di avvicinare l’obiettivo della banca centrale, che non è stato scelto a caso. Sbaglia chi dice che sarebbe meglio l’obiettivo dell’inflazione zero. In quel caso, sarebbe assicurata la stagnazione a tempo indeterminato”.

Ma cosa rischia la Bce acquistando a piene mani titoli di qualità inferiore? Per non far nomi: Btp, Bonos e così via?

“Ma quante banche centrali avete visto fallire? Il rischio non esiste, perché la Bce compra un titolo e lo porta a scadenza”.

Ma se un Stato fallisce.

“Se fallisce l’Italia o la Spagna, la Germania non se la passerebbe bene comunque. Anzi è meglio che i titoli restino parcheggiati a Francoforte piuttosto che vagare per i mercati. Una cosa è certa: le banche centrali saranno le ultime a fallire”.

A proposito di banche, la situazione del credito nostrano non è certo ottimale. Come reagire alla recente lettera della Vigilanza europea?

“Purtroppo la stagione degli aumenti di capitali e del rafforzamento patrimoniale è tutt’altro che finita. Com si sapeva da un pezzo. Negli Stati Uniti hanno prima risanato il bilancio delle banche, poi messo in galera i banchieri Infine hanno messo in cantiere il Qe. Da noi non abbiamo ripulito le bnache, ci siamo ben guardati dal giudicare i banchieri. Oggi procediamo al Qe. La nostra è una struttura finanziaria non capitalista”.

La gestione del caso Mps non è stata certo esemplare, per andare leggeri.

“Mi ricordo il ministro Giulio Tremonti in aula sostenere che prestare i soldi a Mps era un grosso affare perché nessun altro ti dava interessi al 9 per cento. Gli altri Paesi hanno messo i soldi nelle banche, le hanno ripulite e rivendute ai privati. Noi abbiamo fatto finta di fare un buon affare. Ora è arrivata la Vigilanza europea “.

Intanto le sofferenze del sistema sono salite a 184 miliardi con un possibile valore di realizzo di 88, secondo l’Abi.

“Come si fa ad essere così ottimisti ? Non prendiamoci in giro: la ripresa comincerà quando torneranno a salire i valori immobiliari. E questo avverrà quando non ci sarà più una maggioranza di venditori obbligati a realizzare, ma si rivedranno i compratori. Fino a quel momento non ci sarà inversione di tendenza. In Usa, del resto, è andata così: l’indice Case Shiller sul mercato immobiliare è ripreso a salire dopo l’avvio del Qe”.

In Europa, per la verità, c’è l’esempio della Spagna.

“Ma la Spagna è governata da una destra seria che ha fatto cose di destra. In Italia abbiamo avuto governi di destra che non le hanno fatte. Chissà se le farà la sinistra”.

Possono funzionare i vari piani di rilancio, tipo quello proposto dall’Astrid, con la benedizione di Franco Bassanini?

“I piani sono tanti, credo che l’ufficio studi della Bce, molto serio, li abbia esaminati tutti. Ma credo che per capire quel che avverrà si debba leggere i giornali tedeschi che da due settimane si occupano con grande serietà del futuro dell’Unione”.

Commenta