Accordo preliminare tra l’Unione Europea e Moderna per la fornitura del vaccino del Vecchio Continente a ventiquattro ore dall’annuncio relativo ai progressi sul preparato e sulla sua efficacia al 94,5%.
La Commissione Ue “ha concordato con Moderna la fornitura di fino a 160 milioni di dosi di vaccino, ma ora dobbiamo continuare a negoziare per tradurre tale volontà in un contratto”. Lo ha annunciato uno dei portavoce di Bruxelles, precisando che la Commissione intende creare “un portafoglio di diversi vaccini, ma non sappiamo allo stato attuale quale di questi potrà essere sicuro”.
Ad anticipare l’intesa era stata ieri sera, la presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen, nell’ambito di una conferenza stampa nella quale ha reso nota la firma di “un nuovo contratto con Curevac per il vaccino contro il Covid-19, che ci permetterà di assicurarci fino a 405 milioni di dosi”. Da Curacev a Moderna, il passo è stato breve: “Questo è il quinto contratto per il nostro portafogli di vaccini e stiamo lavorando ad un sesto con Moderna. Abbiamo già concluso un negoziato esplorativo e speriamo di finalizzare presto anche questo”, aveva fatto sapere a von der Leyen.
L’azienda di biotecnologie americana prevede di produrre 20 milioni di dosi entro la fine del 2020, destinate tutte agli Usa (ricordiamo che Moderna ha ricevuto 2,4 miliardi di dollari di finanziamento dal governo Usa). Le dosi successive, comprese tra 500 milioni e 1 miliardo, saranno prodotte nel 2021 e saranno invece destinate al mercato globale. 160 milioni di queste ultime potrebbero andare all’Ue.
Insomma Bruxelles non vuole correre rischi, né lasciare nulla di intentato. A Curacev e Moderna si aggiungono infatti l’acquisto di 300 milioni di dosi del vaccino Pfizer-BioNtech e altri tre contratti siglati con AstraZeneca, Sanofi-GSK, e Janssen Pharmaceutica.
Ognuno di questi vaccini, dovrà ricevere l’ok dell’Agenzia Europea del Farmaco (Ema) prima di essere diffuso nei 27 Stati dell’Unione.