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Vaccini: radiati i medici che li sconsigliano

“Il consiglio di non vaccinarsi, in particolare se fornito al pubblico con qualsiasi mezzo, costituisce infrazione deontologica” che, in quanto tale, rende il medico soggetto a provvedimenti disciplinari che possono arrivare fino alla radiazione.

Questo quanto previsto dalla Federazione degli Ordine dei medici (Fnomceo) che, all’interno di un documento approvato all’unanimità dal Consiglio nazionale nel quale viene riassunta l’importanza dei vaccini, avverte i dottori su quali potrebbero essere le ripercussioni nei confronti di coloro che li sconsigliano ai propri pazienti.

Un medico può scoraggiare la vaccinazione “solo in casi specifici, quali ad esempio alcuni stati di deficit immunitario”. In tutti gli altri casi, si rischierà addirittura la possibilità di continuare ad esercitare la professione.

Per quanto riguarda i genitori si sostengono le iniziative regionali e nazionali che portino a riaffermare la necessità della vaccinazione “attraverso provvedimenti che accertino validamente il loro dissenso, l’assunzione di responsabilità rispetto ai rischi dei figli, la impossibilità dei figli a frequentare la scuola durante i periodi epidemici, la non iscrivibilità all’asilo nido, ed eventualmente l’assicurazione contro danni da mancata vaccinazione

Parlando delle motivazioni alla base della poca fiducia che un numero sempre maggiore di cittadini ripone sui vaccini, il documento dell’Ordine dei Medici spiega: “Le ragioni sono molteplici. Tra queste la irrazionalità diffusa per cui le dimostrazioni ragionevoli e scientifiche sembrano al contrario rafforzare le persone diffidenti nel preesistente giudizio. L’individualismo prevalente, che porta a dimenticare gli obblighi verso la collettività. La crisi di autorevolezza dei medici e la frustrazione che nasce da tante promesse non mantenute della medicina. L’uso estesissimo di internet, in cui prevalgono informazioni contraddittorie e antiscientifiche. Il tipico errore per cui di fronte a un rischio per quanto altamente improbabile (la reazione avversa da vaccino) si trascura il vantaggio certo (l’immunizzazione rispetto alla grave malattia) lasciandosi guidare da diffidenze e sospetti”

Roberta Chersevani, presidente della Fnomceo, spiega a chiare lettere quale sia la posizione dell’Ordine sulla vaccinazione: “I vaccini sono, nella storia della medicina, gli interventi più efficaci mai resi disponibili per. Ed è forse proprio la scomparsa del confronto quotidiano con le conseguenze mortali o invalidanti di tante malattie, dovuta alla scoperta dei vaccini e delle terapie antibiotiche, che ha indotto la cittadinanza a credere che il successo sulle malattie infettive fosse definitivo”.

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