Gli italiani sono pronti a spendere di più quest’anno per le vacanze invernali: 740 euro contro i 660 euro dell’anno scorso. E aumentano, rispetto al 2017, gli italiani che trascorreranno le loro vacanze invernali all’estero, soprattutto tra i giovani dai 18 ai 35 anni e soprattutto grazie alla ripresa dell’Egitto, anche se più di 7 connazionali su 10 rimarranno comunque all’interno dei confini del Bel Paese. E’ quanto emerge da uno studio presentato Confturismo, che conferma al primo posto, tra le destinazioni nazionali, le località sciistiche e dunque il Trentino Alto Adige, seguito da Toscana e Lombardia.
Ma la ricerca indica anche che gli italiani amano viaggiare all’estero anche di inverno. Infatti considerando tutto il periodo da gennaio a marzo, il 56% della spesa in vacanze si riverserà su destinazioni europee. Il 10%, invece, sarà investito in viaggi verso mete africane, con un incremento del 2% rispetto allo scorso anno, grazie alla ripresa dell’Egitto e di località come Sharm-el-Sheik, negli ultimi anni penalizzate dall’allarme per il terrorismo. L’Egitto torna anche ad essere un forte concorrente internazionale, con un +180% di prenotazioni in inverno da parte ad esempio dei francesi. Ma ci sono anche Grecia, Tunisia e Turchia. Insomma per sciare si sceglie l’Italia, ma va di moda anche la vacanza al caldo.
Il turismo invernale sarà anche un affare, visto che mettendo sul piatto la spesa degli italiani all’estero e quella degli stranieri in Italia, darà un surplus sulla bilancia commerciale tra gennaio e marzo 2019 di 1,4 miliardi di euro (6,4 miliardi contro 5 miliardi), 300 milioni in più dell’anno scorso. Tuttavia il surplus rimane di molto inferiore a quello dei mesi estivi, quando gli stranieri spendono in Italia 15,7 miliardi, praticamente il doppio di quanto facciano gli italiani in vacanza all’estero. D’inverno, sono soprattutto i tedeschi a spendere in Italia: il 13% del totale, comunque inferiore al 20% che si registra durante la bella stagione.
L’attuale stagione invernale sarà infine contrassegnata da una grande crescita negli aeroporti italiani dove si prevedono 22,7 milioni di passeggeri internazionali e cioè 1 milione in più rispetto all’anno scorso. Al Sud e alle Isole, come avvenuto per l’estate, toccherà la crescita maggiore con 420 mila passeggeri in più dell’anno scorso.