Poco più della metà: la percentuale di europei in partenza per le vacanze estive non era mai stata così bassa dal 2000, primo anno di rilevamento di questo dato. A rivelarlo è una ricerca condotta dall’istituto statistico francese Ipsos e Europ Assistance in sette Paesi del vecchio continente (Francia, Italia, Germania, Uk, Spagna, Belgio e Austria), nessuno dei quali, e mai come quest’anno, è stato evidentemente risparmiato dalla crisi.
Il risultato è infatti impietoso: solo il 54% dei cittadini dei Paesi esaminati ha dichiarato che si concederà un viaggio tra giugno e settembre in questa stagione estiva. Il 4% in meno rispetto all’anno scorso, ma soprattutto il 12% in meno rispetto al 2011, quando nonostante la recessione due europei su tre non rinunciavano alla vacanza.
Ovviamente, come era prevedibile, è nell’Europa del Sud che questo fenomeno assume i contorni più marcati: solo il 42% degli spagnoli è intenzionato a partire (65% nel 2011), mentre gli italiani sono in media il 53%, ma perdono ben 25 punti percentuali rispetto a due anni fa, quando quasi l’80% si concedeva un soggiorno, magari anche di pochi giorni. Molto meglio “viaggiano” invece francesi e belgi, con percentuali intorno al 60%, in calo ma contenuto, mentre la percentuale dei tedeschi sarà anche bassa (52%) ma è stabile rispetto al passato.
L’unico dato in controtendenza è quello dei britannici, che dopo il crollo (-10%) del 2012 risalgono prepotentemente al 56%. La maggior parte di loro, comunque, così come i loro concittadini europei, opta in ogni caso per la vacanza vicina e low cost: l’81% degli intervistati ha infatti dichiarato che resterà all’interno dei confini dell’Europa (la Francia la prima destinazione, con il 18% delle preferenze), mentre addirittura il 65% degli spagnoli ha messo in conto di non uscire neanche dai confini nazionali.
Niente mete esotiche o viaggi dall’altra parte del mondo, dunque, e anche il budget medio continua a restringersi: il portafoglio medio è intorno ai 2.100 euro (esclusa la Gran Bretagna che ha una valuta diversa), con gli inglesi a far la parte dei leoni (2.803 euro a testa, ma anche qui pesa il cambio con la sterlina) e gli spagnoli fanalini di coda con 1.607, appena davanti agli italiani che spenderanno in media per le vacanze estive 1.761 euro a persona. Poco, ma di 71 euro superiore a quello di un’estate fa.