Sì alla fusione Hera-AcegasAps Holding. Decolla così la maxiutility lungo l’asse Padova-Trieste-Emilia Romagna, dopo l’accordo raggiunto ieri dal consiglio di amministrazione di Hera e dall’assemblea di AcegasAps Holding, che hanno approvato l’accordo quadro che determina la nascita di un soggetto da 4,5 miliardi di ricavi, primo operatore italiano per rifiuti trattati, terzo nella distribuzione del gas, quinto nella vendita di energia ai clienti finali (in tutto circa 650 mila).
L’operazione prevede la cessione ad Hera del 100% di AcegasAps Holding, che a sua volta controlla il 62,7% dell’azienda operativa quotata in Borsa. Se questo passaggio era ormai noto, la novità è rappresentata dal corrispettivo ai Comuni e dall’operazione successiva. Padova e Trieste avranno in cambio, insieme, il 10,67% di Hera (meno di quanto previsto dalle indiscrezioni) più 3,4 milioni in contanti e parteciperanno al patto di sindacato che possiede la maggioranza (51%) della quotata emiliano-romagnola.
Sparisce dalla Borsa, invece, AcegasAps: dopo aver fuso per incorporazione la holding giuliano-veneta, Hera promuoverà a gennaio 2013 un’Offerta pubblica di acquisto e scambio che prevede una parte cash (27 centesimi per azione) una in carta (un’azione Hera in ragione di 4,16 titoli Acegas apportati).