Il New York Times ha messo sotto tiro Donald Trump. Non è certo una novità, ma stavolta nel mirino del quotidiano e dei nemici del presidente è finito Donald Trump Junior, accusato di aver ottenuto, alla vigilia delle elezioni, “rivelazioni” su Hillary Clinton da avvocati russi vicini al Cremlino. Trump senior, ormai avvezzo a vivere in patria sotto il fuoco amico, replica con la nomina più significativa finora effettuata in materia di governo dell’economia: Randall Quales, già collaboratore di George Bush, entrerà alla Fed come supervisore delle banche. È il primo passo per la revisione delle regole del settore investito da una profonda trasformazione.
Bank of America in questi giorni ha inaugurato tre filiali senza un solo dipendente umano. Il cliente può svolgere ogni operazione per via elettronica. Per i servizi di consulenza e di gestione del risparmio basterà un clic per mettersi in contatto con un robot o, a scelta, con un consulente collegato a distanza. L’economia digitale compie così un nuovo passo verso l’eliminazione dei colletti bianchi proprio nel giorno in cui in Italia, grazie al progetto Anima-Posta-Cdp, accelera il riassetto dell’industria del gestito.
L’ ASIA SALE IN ATTESA DI YELLEN. VOLA IL PESO MESSICANO
Mercati poco mossi in attesa della testimonianza di Janet Yellen al Congresso, domani e giovedì. I mercati scommettono sulla conferma dell’avvio da settembre dei tagli al bilancio della Fed. Si muove così in rialzo il dollaro sullo yen e sull’euro (1,1393). Debole il dollaro canadese alla vigilia del probabile aumento dei tassi.
Continua a corsa del peso messicano. La valuta,che avrebbe dovuto essere la prima vittima della politica commerciale di Donald Trump, guadagna quest’anno il 15,3% sulla valuta Usa. Per Goldman Sachs c’è spazio per ulteriori guadagni.
In rialzo dell’1,1% la Borsa del Brasile. Questa settimana inizia il dibattito sull’eventuale processo al presidente della Repubblica Michel Temer.
La forza della valuta Usa dà la carica ai listini asiatici. La Borsa di Tokyo avanza dello 0,57%. I sondaggi segnalano un brusco calo della popolarità del premier Shinzo Abe, apprezzato solo dal 36% degli elettori (ma fortemente criticato dal 52%). Brillante Hong Kong (+1,6%) sotto la spinta di fusioni ed acquisizioni. Nuovo record per Mumbai (+0,3%).
OGGI IL PRIME DAY DI AMAZON: TREMANO I CONCORRENTI
Cauta Wall Street alla vigilia delle audizioni della Yelln e dell’avvio della stagione delle trimestrali: giovedì sera usciranno i dati di JP Morgan, Wells Fargo e Citigroup. Quasi invariati Dow Jones (-0,03%) e S&P500 (+0,09%). Assai più vivace il Nasdaq (+0,38%), alla vigilia del Prime Day in Amazon (+1,8%).
Scatta alle 9 (ora di New York) il Prime Day, 30 ore di offerte e sconti del gigante dell’e-commerce. Jeff Bezos non intende fare prigionieri: la prossima vittima potrebbe essere Best Buy, -6,3% dopo il lancio di un concorrente di Geek Squad, il servizio di assistenza per la “casa intelligente” garantito dal venditore di prodotti elettronici.
Continua la discesa di Snap (-1,1%) per la prima volta sotto i 17 dollari, il prezzo spuntato nell’Ipo di marzo. Crollano i titoli di Abercrombie (-21%) dopo il fallimento dei colloqui con il potenziale acquirenti della catena di abbigliamento.
PETROLIO IN ALTALENA. VERSO IL TETTO PER LA LIBIA
Giornata di saliscendi per il petrolio. Wti e Brent hanno chiuso in rialzo a 44,3 e 46,9 dollari al barile. Il 24 luglio, a San Pietroburgo, si riuniranno i paesi produttori Opec più la Russia per discutere della situazione de mercati dell’energia. Possibile che venga a chiesto a Nigeria e Libia di aderire al patto di moderazione alla produzione di greggio.
A Piazza Affari Eni avanza dello 0,3% nel giorno di un grave lutto per il settore: è scomparso Leonardo Maugeri, 53 anni, uno dei maggiori esperti al mondo di petrolio e investimenti nel mondo energetico. In Eni fino a 2010, attualmente era docente ad Harvard. Saipem sale del 2%, Tenaris+1,3%.
MILANO FORMATO FERRARI IN POLE POSITION
Il lieve calo dell’euro e le minori pressioni sul fronte dei governativi hanno favorito il rialzo dell’azionario europeo. Anche stamane è prevista un’apertura positiva. Grazie anche allo sprint di Ferrari, Piazza Affari conquista la pole position al temine della prima seduta della settimana. L’indice Ftse Mib avanza dello 0,84%. In terreno positivo gli altri listini del Vecchio Continente: Londra +0,3%, Francoforte +0,5%, Parigi +0,5%, Madrid +0,3%.
FRENANO I TASSI. GIOVEDÌ ALL’ASTA 7,25 MILIARDI DI BTP
Mercato in recupero dopo il rialzo generalizzato dei tassi registrato la scorsa settimana sui segnali di una prossima riduzione dello stimolo monetario Bce. Sul mercato obbligazionario il Btp 10 anni è stato scambiato a un rendimento del 2,27% (da 2,33% di venerdì). In lieve flessione anche il Bund, a 0,54% (da 0,57% di venerdì). Lo spread fra i rendimenti dei decennali italiano e tedesco in seduta è oscillato fra 179 punti base e i 174, dopo una chiusura di settimana, venerdì scorso, a 177 punti base.
In serata il ministero dell’Economia ha reso noti i dettagli delle aste a medio lungo termine in agenda giovedì 13 luglio: saranno offerti tra 5,75 e 7,25 miliardi in Btp a 3, 7 e 15 anni e di un Btp extralungo, un trentennale con vita residua 20 anni febbraio 2037 cedola 4%. Domani andranno invece all’asta 6,75 miliardi di Bot annuali a fronte di 6,5 in scadenza.
Continua il confronto tra falchi e colombe in vista della riunione della Bce del giorno 20. Il membro del comitato esecutivo della Bce Peter Praet, stretto alleato di Mario Draghi, ha sottolineato che la zona euro necessita di una politica monetaria accomodante per un periodo di tempo prolungato e che il cambio di tono è stato solo una sfumata modifica per riflettere migliori condizioni di crescita, mentre invece l’inflazione resta ancora distante dall’obiettivo.
ITALGAS GUIDA LE UTILITIES. L’ENERGIA FA LITIGARE BUFFETT E SINGER
Esplode in giro peri mercati la febbre delle utilities, anche in vista di una stagione ricca di M&A. Ad accendere la miccia sul mercato Usa sono stati due leggende dei listini: Warren Buffett e Paul Singer. I due si sfidano su Onorro, l’utility del Texas (valore 18 miliardi) messa all’asta per l’insolvenza della casa madre. Buffett sembrava ad un passo dal deal ma Singer, che ha rastrellato come è nel suo stile, una buona parte del debito (10 milioni di dollari), si è messo di traverso.
Anche in Europa, secondo l’analisi di Fortum, il settore promette grandi soddisfazioni. Lo Stoxx europeo di settore avanza dello 0,7%, trainato dai titoli italiani: Enel +2%, Snam +1,6%, Terna +1%. Chiude A2A, +0,9% sulla spinta delle offerte in arrivo per la controllata in Montenegro. Il titolo leader è comunque Italgas (+3,2%), in attesa di novità sul’esito della gara per gli asset italiani di Gas Natural.
BANCHE, L’EUROGRUPPO DÀ L’OK. PADOAN CHIEDE LA FIDUCIA SUL DECRETO
L’esame dell’Eurogruppo sul salvataggio delle banche venete e su Monte Paschi è stato superato. Il ministro delle Finanze tedesco Wolfgang Schaeuble ha detto che “l’Italia ha fatto molto bene in una situazione difficile e credo sia una buona base per noi nel continuare nel nostro lavoro”. Altrettanto positivo il giudizio del commissario Ue Pierre Moscovici: “Le decisioni prese per le due banche venete hanno messo fine all’incertezza e questa è una buona notizia per l’economia italiana. Inoltre si è trattato di decisioni che hanno seguito le regole dell’unione bancaria, che si sono dimostrate efficaci e intelligenti: l’attuale quadro comune ci ha permesso di prendere decisioni rapide nell’interesse della stabilità finanziaria generale evitando effetti negativi sull’economia di alcune regioni”. Il governo ha intanto annunciato che stamane chiederà la fiducia sul decreto.
NASCE UN NUOVO POLO: S’INFIAMMA IL GESTITO
In Piazza Affari intanto l’indice di settore ha messo a segno una nuova seduta positiva: +0,4%, contro +0,1% a livello europeo. Unicredit (+0,11%) frena nel finale dopo aver fatto segnare in mattinata i nuovi massimi da aprile 2016 a 17,75 euro (chiusura a 17,52). Il trend si indebolisce nelle battute finali. Tra gli altri titoli Intesa (+0,4%) e Ubi (+0,2%). Corre Carige (+3,6%) alla vigilia del Cda di oggi.
Riflettori accesi su Banco Bpm (+1,1%) in vista della cessione, per 500 milioni, di Aletti Gestielle ad Ania holding, che ha messo a segno un rialzo del 6,6%, toccando i massimi dal 2016 a 6,91 euro. L’operazione si inquadra nel progetto di costituire un nuovo robusto polo nel risparmio gestito di cui farà parte anche il gestito di Poste Italiane e in cui avrà un ruolo Cdp. L’aria di riassetto nel risparmio gestito coinvolge il resto del settore, già sostenuto dai dati del mese.
Banca Mediolanum avanza del 2%: la raccolta netta di giugno è stata di 308 milioni euro, mentre da inizio anno si attesta a 2,3 miliardi. Banca Generali avanza dell’1,3%. Azimut +1%: la raccolta netta di giugno è stata positiva per 557 milioni euro, quella del primo semestre pari a 3,4 miliardi. FinecoBank +0,4%: la raccolta netta a giugno è stata di 456 milioni, di cui 296 milioni in gestito.
Deboli gli assicurativi. Generali (-0,3%) ha stipulato un contratto di riassicurazione per coprire per un periodo di quattro anni, le possibili perdite per tempeste e alluvioni in Europa e per terremoti in Italia. L’operazione, per un importi di 200 milioni, è stata interramento sottoscritta dal mercato. Unipol -0,1%: Moody’s ha messo sotto osservazione i rating di Unipol Banca per un possibile upgrade sulla prospettiva di una riduzione significativa dei problemi sui crediti con un impatto limitato sul capitale.
ACCELERA L’AUTOMOTIVE. LANDI RENZO VA IN ORBITA
Altro settore in crescita lauto motive, trascinato dalla performance di Ferrari (+3,3%) grazie anche al secondo posto al Gp d’Austria di Sebastian Vettel, che ha così consolidato il primato nella graduatoria piloti del mondiale. Giornata positiva anche per Cnh Industrial (+2,6%) e Fiat Chrysler (+1,4%). Non si arresta intanto il rally di Landi Renzo (+13%). Nel comparto industriale brilla anche Stm (+2,2%). Josh Spencer, gestore del fondo T. Rowe Price Funds Sicav Global, ritiene che, in uno scenario di debolezza economica globale, il settore tecnologico sia un’oasi di crescita, a prescindere dal contesto macroeconomico o politico.
VENDITE SU TELECOM. IL MERCATO “DIFENDE” CATTANEO
Tra le note negative, la pioggia di vendite su Telecom Italia (-1,8%) in una giornata in cui gli altri titoli del settore hanno chiuso in Europa in terreno positivo. È l’effetto sul mercato delle rivelazioni di Bloomberg, che ha parlato di un possibile cambio al vertice per contrasti tra Vivendi, azionista numero uno, e l’ad Flavio Cattaneo. In discussione ci sarebbe la linea dure adottata da Cattaneo nei confronti del governo sulla strategia nelle aree a fallimento di mercato. La notizia è stata smentita da tutti i soggetti coinvolti (compreso Cattaneo) ma ha lascato il segno. Secondo Bloomberg, Vivendi starebbe pensando di insediare al vertice Amos Genish, che in passato si è distinto in Brasile come manager di GVT e di Telefonica Brazil. Il Cda di Telecom, riunitosi venerdì scorso, ha intanto preso tempo sulla cessione del 70% di Persidera, come chiesto dalle autorità regolatorie. Ci ha rimesso Gedi (-4%), socio al 30%.
SOFFRE YOOX,FIORISCE GIGLIO GROUP
Andamento contrastato nel lusso: Arretra Yoox (-3,3%), avanza Moncler (+2,5%). Luxottica chiude a -0,5%: Kepler Chevreux ha abbassato il target price a 59 euro da 60 euro, confermato il giudizio Buy. Ferragamo +0,2%: Morgan Stanley ha tagliato il target price a 24 euro da 26 euro, confermato il giudizio Equal Weight. Tod’s -0,7%.
Tra le società a minore capitalizzazione, in luce Giglio Group (+5,2%) su cui Intermonte, in uno studio datato 7 luglio, ha alzato il target price e confermato il giudizio “buy”.